Sport da combattimento, niente prima serata: passo falso Rai
Bruttissimo passo falso da parte della Rai. La televisione di Stato italiana ha proibito la messa in onda in prima serata (dunque dalle 20.30 alle 22.30) di tutti gli sport da combattimento olimpici, ovvero judo, taekwondo, pugilato e lotta. Alla base dell’assurda scelta l’opinione che si tratti di discipline violente che potrebbero turbare la psiche dei bambini.
Premettendo che ben poche volte tali sport hanno avuto l’onore di una diretta in prima serata, la decisione ci sembra aver oltrepassato i limiti della ragione. Stiamo parlando infatti di discipline tradizionali e dai valori forti, con un senso di lealtà e rispetto ben radicato. Sport non fa rima con violenza, ma con passione e divertimento.
La Rai, dunque, lancia un messaggio sbagliato, che vuole allontanare invece che attirare le nuove leve a praticare queste attività da combattimento. Eppure lotta e pugilato, insieme all’atletica, esistono dalla notte dei tempi, ovvero dalle Olimpiadi organizzate millenni fa dagli antichi Greci. Due sport sani, che hanno rivestito sempre un ruolo ludico ed educativo.
No, la Tv di Stato non può cambiare la storia né distorcere la realtà. Sperando in un improbabile dietro front, non ci resta che affidarci al buon senso di altre emittenti. SportItalia, ad esempio, sta puntando forte sul rilancio della boxe, con risultati peraltro molto incoraggianti: in prima serata, naturalmente.
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