Paralimpiadi
Un altro oro! Martina Caironi domina i 100m
E il grande slam è servito. Un’insuperabile Martina Caironi trionfa nei 100m, categoria T42 dedicata agli amputati. Lo fa col nuovo record del mondo: uno stupendo 15.87 che migliora il suo precedente 15.89 fatto registrare a luglio. Così, dopo il titolo mondiale del 2011 e il successo europeo dell’ultimo maggio, la ventenne completa la tripletta, da vera campionessa affermata. Dopo aver collaudato lo stadio e le emozioni dell’esordio paralimpico nella prova di salto in lungo (di cui è bronzo iridato), la bergamasca è scesa in pista motivata a far bene, non ha patito la tensione, convinta dei propri mezzi. Con la grinta giusta, caricata a palla, col suo sorriso magnetico che trasmette gioia e voglia di vivere non c’è stato niente da fare per tutte le avversarie, annichilite dall’occhio di tigre dell’azzurra. Partita non benissimo, più per paura di fare partenza false dopo che in precedenza c’erano già state due partenze incerte, si è poi ben distesa, ha aumentato gradualmente la velocità, una piccola smorfia di dolore sul suo viso a metà del rettilineo, poi una nuova spinta sulla sua protesi in carbonio e via verso la vittoria. Dietro di lei il vuoto: l’australiana Kelly Cartwright (16.14) e la tedesca Schmidt (16.19).
Insomma, anticipando i tempi di una settimana, Martina si è fatta il regalo di compleanno più bello della sua vita. E il secondo metallo più pregiato di giornata dall’atletica leggera dopo il dominio di stamattina nel peso di Assunta Legnante, guarda caso anche lei capace di migliorare un 15.89. Alla vigilia si erano proprio promesse di inventarsi qualcosa… Al traguardo non ci credeva e nemmeno aveva realizzato che era stata capace del nuovo primato: “Bello, bello, stupendo” la sue poche parole dovute all’emozione, prima della dedica per amici e parenti.
La Caironi è una delle poche atlete italiane (insieme ad altri 14 sui 98 partecipanti totali) della spedizione londinese che appartiene a un gruppo militare: le Fiamme Gialle.
Cinque anni fa, mentre tornava a casa con prudenza a bordo del suo motorino, una macchina in senso opposto ha invaso la sua corsia, ha tamponato la ragazza che è stata scaraventata a terra ed è stata costretta all’amputazione fino al femore della sua gamba sinistra. Operata da un medico austriaco che gli ha praticato una disarticolazione, tagliando al livello del ginocchio; poi, attraverso l’applicazione di un ginocchio elettronico, ha potuto indossare una protesi sportiva e continuare a fare quello che voleva fare da piccola. Da quel momento una nuova vita fatta di sacrifici e di amore per lo sport, atletica in primis, scoperta nella sua Budrio grazie al Comitato paralimpico, ma poi anche pallavolo, nuoto e chi più ne ha più ne metta. Da bella promessa, Martina si è trasformata in realtà, siglando e demolendo record su record dal 2008 fino all’apoteosi di questa sera.
Il suo idolo? Ovviamente Oscar Pistorius, che l’ha ispirata e convinta a seguire questa strada.
stefano.villa@olimpiazzurra.com