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Ciclismo

Enrico Battaglin, stagione opaca ma ancora tanto tempo davanti

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Il 6 ottobre 2011 Enrico Battaglin si presentava al mondo del professionismo conquistando la prima vittoria della carriera tra i grandi alla Coppa Sabatini, precedendo sul traguardo di Peccioli corridori come Davide Rebellin, Daniel Moreno, Giovanni Visconti e Simon Gerrans. Ad oltre un anno di distanza quel successo è rimasto l’unico per il corridore della Colnago, a livello individuale, in una stagione in cui il miglior risultato è stato un terzo posto.

Questo 2012 sembrava essere iniziato bene per il vicentino, che si è distinto alla Settimana Internazionale Coppi & Bartali, nella quale ha conquistato un terzo e un quinto posto di tappa, e al GP Città di Lugano, terzo dietro Eros Capecchi e Damiano Cunego. Dopodichè, a parte alcune apparizioni nelle prime 20 posizioni in alcune brevi corse a tappe come la Tirreno-Adriatico, il Giro di Padania o il Giro di Turchia, non ha mai lasciato veramente il segno. Basti pensare che nell’arco delle 21 tappe del Giro d’Italia abbia avuto un 48esimo posto nella tappa dell’Alpe di Pampeago come miglior risultato, rimanendo nelle ultime posizioni del gruppo anche in tappe sulla carta adatte alle sue caratteristiche.

Il quasi 23enne azzurro sarebbe un corridore adattissimo per le classiche di un giorno dal percorso vallonato, avendo un buono spunto ma riuscendo comunque a rimanere coi migliori in salita. E la dimostrazione l’ha data anche a livello professionistico con la splendida vittoria della Coppa Sabatini un anno fa(clicca qui per vedere il video). Certamente da uno che ha conquistato nell’ultima stagione da dilettante, nonostante lo stage in Colnago durante la seconda parte dell’anno, la bellezza di 11 successi ed una serie entusiasmante di piazzamenti sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più. Questo anche perchè c’è sempre il timore che un ottimo giovane poi non riesca a ripetersi tra i grandi, mentre magari qualcuno che non ha avuto le stesse fortune a livello giovanile possa, col tempo, arrivare all’elite nazionale o mondiale.

Battaglin, però, ha sempre affermato, in questa stagione, di voler fare esperienza, di voler costruire il proprio futuro senza la fretta di ottenere subito dei risultati di prestigio, ma misurandosi con i professionisti da febbraio ad ottobre. Questa potrebbe essere la carta vincente del giovane talento azzurro che non sembra essere affatto dilaniato dalla fame di vittoria che potrebbe togliere la serenità di cui ha bisogno un atleta di alto livello.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

foto: cyclingnews.com

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