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Rugby: top&flop delle coppe europee

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TOP

Benetton Treviso

Kris Burton: l’infortunio di Di Bernardo gli regala un’altra chance di riscatto, che stavolta viene sfruttata a pieno dall’italo-australiano. Perfetto dalla piazzola; sette su sette per lui, è l’unico a segnare punti. Continua la sfida con Orquera per una maglia da titolare in Nazionale.

Lorenzo Cittadini, Leonardo Ghiraldini e Michele Rizzo: la prima linea del Benetton nel primo tempo. Semplicemente tre Leoni. Se Treviso è riuscita a mettere in difficoltà Tolosa, gran parte del merito è loro, grazie alla spinta eccezionale in mischia dei primi 40 di gioco.

Francesco Minto: solita grande performance per il ragazzo di Mirano. Schierato questa volta in seconda linea, si fa sempre trovare pronto ed è sempre presente in ogni azione. Il posto da titolare è sempre più consolidato.

Zebre 

Dries Van Schalkwyk: il terza linea centro bianconero conferma l’ottimo stato di forma. Tra gli avanti, è sicuramente il migliore anche a Biarritz e la meta non è altro che un meritato premio per l’enorme mole di lavoro svolto.

I piazzatori: un ruolo delicato in una squadra con difficoltà di manovra come le Zebre. Daniel Halangahu e – dalla lunghissima distanza – il capitano Gonzalo Garcia anche contro i baschi hanno garantito una buona quantità di punti. Se non sono una sicurezza poco ci manca.

Challenge Cup

Paul Griffen: nel grigiore generale di Calvisano, il 37enne di origine neozelandese è ancora il simbolo e la guida di questa squadra. La metà dei punti realizzati contro i rumeni è opera sua. L’età avanza, ma il talento resta sempre intatto.

Cavalieri Prato: straordinaria la prestazione di tutto il XV di coach Frati; i toscani hanno anche segnato una meta in più rispetto ai londinesi, ma non è bastato per aggiudicarsi una vittoria che sarebbe stata meritata.

FLOP

Benetton Treviso

Tommaso Iannone: un (piccolo) passo indietro per il giovane trequarti, che forse più di tutti ha pagato il calo della ripresa. Molle nel tentativo di placcaggio a Picamolles involato verso la linea di meta. Resta comunque di sicuro affidamento per l’avvenire.

I ricambi: la partita di sabato era attesa anche per testare la panchina del Benetton. Esame fallito, visto lo strapotere fisico e tecnico esibito dalle riserve del Tolosa, soprattutto in prima linea. Servirà altro per competere 80′ a questi livelli.

Zebre

L’atteggiamento: fin troppo rinunciatario in alcuni spezzoni di gara, non solo col Biarritz. Il divario con il resto delle franchigie di H Cup è ampio, ma non è certo chiudendosi in difesa, con una partita da recuperare, che si otterranno risultati.

Challenge Cup

Rovigo: più che la franchigia veneta, tra i flop andrebbe citata la Federazione. La batosta contro Worcester dovrebbe far riflettere i vertici del rugby italiano. E’ davvero necessario continuare a premere per avere quattro squadre in Challenge Cup? La risposta – da parte di Gavazzi &co. – per il momento sembra di sì. Intanto il povero Rovigo, a questo giro, ne becca 90, ma a qualcuno non sembra fare paura…

Calvisano: l’occasione era di quelle imperdibili. In Romania si doveva vincere. E invece i lombardi tornano in patria con la seconda sconfitta, bruciante e non poco. Ne risente tutto il movimento, uscito sconfitto da una realtà, quella rumena, sicuramente inferiore in termini rugbistici.

Foto: laquilanuova.org

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

 

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