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Sci di fondo femminile: l’anno della rinascita per l’Italia?

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Quella appena conclusa è stata una stagione avara di risultati per lo sci di fondo azzurro femminile. I ritiri di Longa, Genuin e Follis hanno rivoluzionato la squadra tricolore, mettendo fine a quella striscia di annate che vedeva le azzurre ai vertici della disciplina da oltre un ventennio.

Una stagione che tuttavia ha visto la crescita in coppa del mondo di atlete di talento come Debora Agreiter e Gaia Vuerich. La prima ha fatto vedere le sue qualità sopratutto al Tour de Ski dove ha ottenuto il 12esimo tempo nella scalata del Cermis, senza dimenticare la splendida medaglia d’argento conquistata in Turchia ai mondiali under 23 nello skiathlon; la seconda ha dimostrato, invece, di aver trovato una certa continuità di risultati nelle sprint a tecnica libera, concludendo per ben quattro volte tra le prime 20. Da segnalare che quest’anno le sprint femminili subiranno dei cambiamenti;  è stato infatti deciso che le suddette competizioni non saranno più di 1.4 km ma di 1.6 km, rendendole dunque più selettive.

Di un anno più giovane (classe 1992) rispetto alle due atlete sopra citate è Greta Laurent. La valdostana di Gressoney (compaesana di Arianna Follis) ha esordito in World Cup a Dusseldorf nel dicembre del 2011. Competitiva nelle sprint ha dichiarato, tuttavia, di non volersi fossilizzare su questa specialità e di voler gareggiare anche in prove con un chilometraggio superiore.

Ci si attende qualcosa in più infine da Silvia Rupil. La 27enne tarvisiana, che predilige le prove “distance” a tecnica libera, non ha mostrato il suo valore nel corso del 2012 a causa di problemi fisici.

La squadra azzurra sarà composta inoltre da Veronica CavallarVirginia De Martin TopraninMarina Piller e da Elisa Brocard, miglior italiana classificata nell’ultima coppa del mondo (44esima).

La stagione che inizierà tra poco più di un mese a Gällivare in Svezia sarà importante per capire se queste atlete potranno nel corso degli anni riportare lo sci di fondo azzurro ai fasti di un tempo. Il gap che si è creato con le big del circuito non sarà sicuramente facile da colmare, tuttavia qualche segnale di crescita lo scorso anno si è intravisto e le ragazze ce la metteranno tutta per alzare il loro livello di competitività.

francesco.drago@olimpiazzurra.com

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