Sci Alpino
Sci, gigante femminile Soelden: ecco le favorite
Dopo settimane in cui, come tristemente accade negli ultimi anni, le gare di Sölden sembravano a rischio per via della poca neve e delle temperature elevate, la realtà si configura esattamente all’opposto: la dama bianca ha fatto la sua comparsa, copiosa, all’incirca 5 giorni fa e l’ottimo lavoro degli organizzatori ha permesso di preparare al meglio la pista. Tuttavia, per il weekend è in arrivo una forte perturbazione che porterà intense nevicate e raffiche di vento: soprattutto la prova femminile, in programma per sabato, potrebbe così essere a forte rischio, mentre per domenica i modelli meteorologici sono più ottimisti.
Ad ogni modo, se le ragazze dovessero correre, avremo senza dubbio una gara interessante, pur con assenze di un certo peso (Moelgg, Kirchgasser e Fischbacher su tutte). La vincitrice dell’ultima coppetta di gigante Viktoria Rebensburg è ovviamente tra le favorite: classe 1989, una sciata che diventa sempre più “matura” anno dopo anno, la formidabile tedesca ha colto la sua prima vittoria in CdM proprio sul Rettenbach, in quel 2010 che la vide trionfare anche alle Olimpiadi. Una sua coetanea altrettanto talentuosa è Tessa Worley, francese di Le-Grand-Bornard bronzo iridato in carica: qui a Sölden si fece scoprire al grande pubblico nel 2007, con un quinto posto ottenuto nonostante il pettorale numero 46; come nel caso della Rebensburg, gradualmente la giovane transalpina ha acquisito una sempre maggiore sicurezza che la proietta, di fatto, tra le grandissime della disciplina. Discorso simile per la terza rappresentante di questa proficua leva 1989, ovvero l’austriaca Anna Fenninger, una potenziale polivalente che, dopo qualche indecisione di troppo nelle prime gare nel massimo circuito, ha trovato la sua dimensione più adeguata proprio tra le porte larghe. Per ovvie ragioni, non si può non citare Lindsey Vonn, ovvero lo Sci con la S rigorosamente maiuscola: il gigante è sempre stata la specialità dove ha fatto più fatica (se di fatica, nel caso di una campionessa di tale spessore, si può parlare), con “appena” due vittorie, una delle quali proprio sul Rettenbach un anno fa.
A completare l’elenco delle gigantiste più forti al mondo c’è un’azzurra, quella Federica Brignone che, come abbiamo già avuto modo di dire, deve vendicare l’uscita di scena nella seconda manche del 2011, dopo aver dominato la prima: sempre alla caccia del primo successo nel massimo circuito, la valdostana di origini milanesi ci proverà sin da sabato e sarà in ogni caso una grande protagonista di questa nuova stagione.
Tra le outsider, ci sentiamo di fare due nomi. Il primo è quello della slovena Tina Maze: certo, è sorprendente inserire la seconda classificata dell’ultima CdM assoluta in questa categoria, ma la verità è che, da un paio d’anni, la ventinovenne di Slovenj Gradec ha perso un po’ di smalto tra le porte larghe -dove non riesce a vincere da marzo 2010- in virtù di un miglioramento sia in slalom, sia tra le discipline veloci. L’altro è quello della canadese Marie-Michèle Gagnon, ventitreenne del Québec la quale, dopo l’ottima stagione 2011-2012, si configura come una degli astri nascenti delle prove tecniche, dunque non ci stupiremmo di trovarla nella top five magari già sul Rettenbach.
Altre due piacevoli sorprese potrebbero venire da casa Italia. Da un lato, il ritorno al vertice di una Denise Karbon che, finalmente, ha trascorso un’estate senza problemi fisici, potendosi allenare perfettamente; dall’altro, il primo passo verso la consacrazione di Lisa Magdalena Agerer, che riparte non solo dallo straordinario successo in Coppa Europa, ma anche da un settimo posto ottenuto ad Are, nel penultimo gigante stagionale, con una seconda manche da brividi. Il resto della squadra azzurra, con le eccezioni di Anna Hofer, della debuttante Michela Azzola e di una Giulia Gianesini a caccia di una prova di alto livello dopo le grandi cose fatte vedere in allenamento, è “questione di famiglia”, ovvero le Curtoni e le Fanchini. Irene, la più esperta delle due sorelle valtellinesi, è finalmente riuscita nella scorsa stagione a sfoderare una serie di prestazioni di altissimo livello, tra cui spicca il podio di Ofterschwang che, conoscendo le potenzialità della ragazza, non resterà certo isolato; la polivalente Elena vanta un solo piazzamento a punti tra le porte larghe, ma quest’anno vorrà sicuramente migliorare anche in questa disciplina. Spostandoci in Val Camonica, le Fanchini sono più cariche che mai per la nuova annata. Nadia, dopo l’ennesimo infortunio che l’ha tenuta lontana dalle piste ben due anni, è ripartita proprio dal gigante, cogliendo un sesto posto ad Ofterschwang nonostante il pettorale numero 57: la bresciana è uno dei talenti più puri in circolazione a livello mondiale e, sfortuna permettendo, potrà davvero riprendere il suo posto là davanti sia in questa disciplina, sia in quelle veloci. Infine, Sabrina ha un potenziale davvero notevole, ma lo scorso anno-pur cogliendo comunque un ottavo posto-è stata abbastanza irregolare, compromettendo talvolta delle belle gare con qualche evitabile errore: comunque, le Fanchini sono, per DNA, gente che non molla mai, quindi la più piccola delle camune avrà sicuramente limato alcuni aspetti della sua sciata e del suo atteggiamento, apprestandosi così a vivere una stagione da protagonista.
foto tratta da 3wiresports.com
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