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Serie A: Candreva-Osvaldo, Prandelli gongola

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Ottava giornata di campionato terminata e, come al solito, ecco l’appuntamento con l’analisi di Olimpiazzurra dei temi più caldi del turno di Serie A appena concluso.

La Juventus, ancora una volta, si conferma la maggiore candidata al successo finale, superando il Napoli per 2-0 grazie ad una prova corale maestosa. Decidono il match, infatti, le reti dei subentrati Caceres e Pogba e i bianconeri allungano a più tre sui partenopei proprio in virtù della panchina lunga di cui gode il trio Conte-Alessio-Carrera. Per gli uomini di Mazzarri, invece, una sconfitta che può insegnare molto: per vincere lo Scudetto non bastano undici buoni giocatori, servono anche dei sostituti all’altezza, e il Napoli attuale oltre ad Insigne è carente in questo lato. Clicca qui per l’analisi completa dell’incontro dello Juventus Stadium.

Si conferma terza forza del campionato l’Inter, che passa in casa per 2-0 contro il Catania con la solita prestazione perfetta sotto il punto di vista tattico e del cinismo. Decidono le reti di Antonio Cassano e Rodrigo Palacio, tornato in campo dopo l’infortunio e subito decisivo come sempre. In un calcio in cui contano solamente i fatti, a discapito del gossip (vero Boateng?), l’argentino vive nel suo habitat naturale ed è pronto a far sognare i nerazzurri, illuminati dalle magie del talento di Bari Vecchia e da una difesa rinata con il nuovo schieramento tattico di Andrea Stramaccioni. Alla pari del Biscione troviamo la Lazio, che infligge al Milan il quinto ko in otto gare (3-2 nell’anticipo serale) e pone Massimiliano Allegri all’ultima spiaggia: o vince a Malaga e con il Genoa o non sarà più il tecnico dei rossoneri. El Shaarawy e compagni, infatti, dimostrano per l’ennesima volta in poco meno di un mese e mezzo la propria clamorosa involuzione specialmente dal punto di vista del gioco e adesso la classifica recita ‘ruolino da retrocessione’. Ancora tantissime le situazioni che non vanno in questa squadra, a partire da una difesa imbarazzante, passando per un centrocampo privo di qualità ed inventiva per arrivare ad un attacco abbandonato alla mercé delle retroguardie rivali. L’unico a salvarsi, per ora, è proprio il Faraone, ma quanto durerà questo strazio?

Chi invece si è accesso e sembra non aver intenzione di rallentare è invece Antonio Candreva, il quale, dopo numerose peripezie in giro per l’Italia (Livorno, Udinese, Juventus e Cesena), pare aver raggiunto a 25 anni la giusta maturità calcistica. Anche contro il Milan, infatti, il biancoceleste ottiene la palma di migliore in campo (condita da una rete splendida) e convince sempre più Prandelli, che già l’aveva convocato per gli ultimi due match della Nazionale contro Armenia e Danimarca. Ma il c.t. ha anche altri motivi per cui sorridere, vale a dire le continue ottime prestazioni di Pablo Daniel Osvaldo al centro dell’attacco della Roma. Nel successo in rimonta di Genova, da 2-0 a 2-4, l’azzurro sigla una doppietta, si porta a quota cinque reti in quattro gare e in un colpo solo spinge nel dimenticatoio il gesto che gli è valso il cartellino rosso martedì sera a San Siro. E’ il futuro dell’Italia insieme a Balotelli? Questo lo dirà solo il tempo, ma per ora sono i gol parlare per lui.

 

francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: calciomercato.it

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