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Serie A: siamo veramente giunti alla morte del calcio?

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Va in archivio un’altra giornata di Serie A e come al solito ciò che rimane sono le polemiche. In una domenica contraddistinta infatti più dagli errori arbitrali che dalle prodezze sul campo, ecco una spiegazione (ma i motivi sono numerosi) del flop europeo delle squadre italiane, da anni incapaci di dominare in Champions ed Europa League.

Soldi, stadi di proprietà, acquirenti stranieri, settore giovanile: nulla di tutto questo, o meglio, c’è qualcosa di ben più grave. Il campionato del Bel Paese è diventato ormai una lotta interna fra le venti società, con alleanze varie e fazioni nemiche proprio come in periodo bellico. Certo, è un’esagerazione, ma il momento che la Serie A sta attraversando è veramente negativo.

Ancora una volta a far discutere è la Juventus, che passa a Catania giocando male con una rete di Vidal viziata da un fuorigioco iniziale di Bendtner, dopo che ai siciliani nel primo tempo era stato ingiustamente annullato un gol regolare di Bergessio per lo stesso motivo. Al ‘Massimino’ si alza un polverone incredibile, con il presidente degli etnei che a fine incontro denuncia quella che a suo avviso sarebbe ‘la morte del calcio‘. Definizione azzardata?

Forse no, perchè anche a San Siro il Milan sconfigge il Genoa e si risolleva in parte dalla crisi grazie all’ennesima marcatura di El Shaarawy, servito però da Abate in posizione di offside. E poi a Firenze, dove la Lazio chiude in nove uomini e si vede annullare il momentaneo pareggio di Mauri e non assegnare un netto rigore per fallo di mani di Cuadrado. E ancora a Napoli, nel match vinto dai padroni di casa per 1-0 sul Chievo, in cui i veronesi recriminano per un penalty solare non fischiato nel finale ai danni di Pellisier. Infine eccoci all’Olimpico, con la clamorosa rimonta dell’Udinese sulla Roma di Zeman viziata da un calcio di rigore inventato che regala ai friulani il 2-3 finale.

Numero sufficiente? Più che altro pietoso, considerando anche la nuova regola degli arbitri di porta, in teoria adibiti a questo (scomodo) ruolo. Siamo nel 2012, fra due mesi 2013, la tecnologia in campo non può più essere un ‘magari’, ‘forse’, ‘fra qualche anno’, ‘dobbiamo valutare’. Urge subito, altrimenti poi ci chiediamo come mai, ad esempio, i bianconeri dominano in Italia e pareggiano soffrendo contro il Nordsjaelland. O come il Napoli il giovedì diventi un’altra squadra. Vuoi vedere che…

 

francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: calciomercato.it

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