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Tennis: Camila Giorgi un talento ancora incostante

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Il settore femminile del tennis italiano da anni sta regalando grandi gioie allo sport del nostro paese, collezionando di anno in anno ottimi risultati, come le tre finali consecutive per una tennista azzurra al Roland Garros. Da una stagione all’altra si sono succedute Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, Roberta Vinci e quest’anno Sara Errani, ormai stabile tra le prime otto giocatrici del mondo e che giocherà il Masters di fine anno, impresa già riuscita a Francesca Schiavone nel 2010, anno del successo a Parigi.

Dietro alle Fab Four si attende da parecchio tempo la definitiva esplosione di Camila Giorgi, considerata da molti addetti ai lavori una possibile campionessa e con qualità da numero uno del mondo fin dalla giovane età, quando a soli nove anni fu notata dal famoso coach americano Nick Bollettieri, che le offrì un contratto (pio rifiutato) per cominciare ad allenarsi nella sua Accademia. Purtroppo il tanto sospirato salto di qualità da parte della ragazza classe 1991 non è ancora avvenuto e ad ogni torneo ci si chiede se tutto questo mai avverrà. Dopo il quarto turno di Wimbledon (sconfitta con onore dalla finalista Agniezska Radwanska) si sperava che l’azzurra avesse trovato quella giusta continuità di risultati e di rendimento, che potevano portarla tra le prime cinquanta al mondo. Invece una serie di assurde eliminazioni al primo turno contro avversarie pienamente alla sua portata hanno riaperto il dibattito sul suo reale potenziale.

La Giorgi è un’assoluta novità nel panorama del tennis italiano, perchè si tratta di una giocatrice che ama le superfici veloci e che cerca continuamente il vincente da fondocampo, a differenza delle sue connazionali, che preferiscono la terra rossa ed un gioco fatto di improvvise accelerazioni e colpi fantasiosi.
Uno stile di gioco che, però, le causa numerosi passaggi a vuoto anche all’interno dello stesso match, collezionando un numero incredibile di errori non forzati. Dal punto di vista tecnico i miglioramenti vanno fatti al servizio, soprattutto sulla seconda palla (anche i doppi falli abbondano) e nel gioco a rete con una volee ancora troppo ballerina.

Poco condivisibili anche alcune scelte di calendario fatte da Camila e dal suo entourage (con a capo il papà), che hanno preferito disputare tornei del circuito Challenger o addirittura dei Future al posto di provare il tabellone delle qualificazioni dei tornei più importanti del circuito WTA.

Ormai l’anno tennistico sta volgendo al termine e la prossima stagione dell’italo-argentina deve essere quella decisiva per il suo futuro e l’obiettivo è quello di entrare nel tabellone principale degli Slam  e di raggiungere anche la prima finale della carriera in un torneo Wta. Il prossimo anno sarà, quindi, la tappa decisiva per la sua carriera e per realizzare il suo sogno, diventare la numero uno del mondo.

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto tratta da finanzaonline.com

 

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