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Tiro a segno: stagione spaziale, Campriani fenomenale!

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Tre medaglie alle Olimpiadi la dicono lunga sulla stagione italiana del tiro a segno, con una nazionale forte e guidata da Niccolò Campriani, vero e proprio fuoriclasse della disciplina. Il fiorentino, da solo, ha conquistato un oro e un argento. Quest’ultimo aveva lasciato un po’ di amaro in bocca, in quanto l’atleta azzurro era arrivato a sparare per l’oro fino alle ultime serie, salvo sbagliare il penultimo e il terzultimo tiro, terminando la propria gara a sei decimi da Moldoveanu, il vincitore.

Nella carabina tre posizioni, invece, il ventiquattrenne ha dominato la gara, terminandola con la bellezza di oltre sei punti di vantaggio, nonostante i 10 tiri di finale non siano stati perfetti. Data la giovane età (classe 1987) Campriani potrebbe continuare a primeggiare nella disciplina per molti anni, almeno nel prossimo quadriennio, visto che non ha mai nascosto che potrebbe smettere dopo le Olimpiadi di Rio.

A Londra, però, Campriani non è stato l’unico azzurro a farci esultare, in quanto anche Luca Tesconi ha conquistato una splendida medaglia d’argento nella pistola 10 metri. L’atleta nato a Pietrasanta, 30 anni, si è inserito sul podio tra il coreano Jin, oro, e il croato Zlatic, bronzo. Il movimento è sicuramente in salute e non si limita a soli questi due elementi. Giuseppe Giordano si distingue nella pistola 50 metri come uno dei migliori 5 al mondo e può contare su una lunga esperienza. Anche Marco De Niccolò è un ottimo elemento della nostra nazionale, che riesce a distinguersi in diverse specialità della carabina, senza però riuscire ad emergere in alcuna. La situazione non è fiorente al femminile, con la sola Petra Zublasing che riesce a dare dei buoni segnali a livello internazionale. La bolzanina ha conquistato il 12esimo posto a Londra nella carabina 10 metri, ma data la giovane età, classe 89′, può ancora migliorare molto.

Il problema principale del tiro a segno è il poco appeal televisivo, che di fatto non gli permette di avere i propri spazi neppure sui media cartacei tradizionali. Da questo punto di vista la federazione internazionale sta cercando di trovare dei nuovi format che possano privilegiare lo spettacolo, anche se l’importante è che venga sempre fatto in modo che a vincere sia il più forte.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

foto: ansa.it

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