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Torna Supermario e l’Italia convince, la strada verso il Brasile è in discesa

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Atteso dopo le lacrime di Kyev, Mario Balotelli è tornato in maglia azzurra dopo un’assenza di oltre tre mesi e ha subito mostrato le sue enormi qualità. L’attaccante del Manchester City, infatti, ha guidato ieri sera l’Italia ad un netto successo contro la Danimarca, siglando un gol geniale e servendo a Montolivo un assist pazzesco per il momentaneo 1-0. Tutto questo contando anche una ripresa, a causa del cartellino rosso ad Osvaldo, giocata praticamente da solo contro tutta la linea difensiva ospite. Cesare Prandelli, adesso, non può più prescindere dall’utilizzo del bresciano.

Perchè, sarà un caso, la nazionale ha mostrato ieri contro l’avversario più quotato finora affrontato il suo volto migliore, grazie soprattutto all’innesto di Balotelli. Dopo il deludente pareggio in Bulgaria e le stringate vittorie contro Malta ed Armenia, infatti, si è visto un gioco spumeggiante, cinico e solido allo stesso tempo: merito di un gruppo che, piano piano, si sta forgiando secondo i voleri e le idee del tecnico ex Fiorentina. La difesa, guidata da un sicurissimo Morgan De Sanctis, non ha corso pressoché pericoli nemmeno in inferiorità numerica anche in virtù dell’ottimo apporto del centrocampo, capace di offendere (rete di De Rossi e due assist di Pirlo) e allo stesso tempo di chiudersi di fronte agli attacchi dei rivali. Montolivo, ancora impiegato nel ruolo di trequartista, si è invece sbloccato con un gol dei suoi e con il passare del tempo sta crescendo sempre di più anche in una posizione atipica per il suo modo di giocare, privo di profondità ed inserimenti. Il 27enne di Caravaggio, tuttavia, sembra divertirsi dietro le punte e anche Allegri non potrà che trarre giovamento da quest’idea di Prandelli.

Davanti, infine, male Osvaldo, impalpabile nei primi 45′ e autore di un gesto che sarebbe potuto costare caro alla squadra ad inizio ripresa. Con in panchina i vari Destro ed El Shaarawy e in attesa del salto di qualità di Insigne, Borini ed Immobile, il romanista dovrà sudare per mantenere la maglia da titolare e soprattutto evitare altre scene simili. Splendido, invece, Balotelli, assoluto fuoriclasse di questa selezione e possibile futuro trascinatore anche grazie all’enorme esperienza in campo internazionale di cui già gode seppur giovanissimo. La Repubblica Ceca dista cinque lunghezze, i danesi addirittura otto nonostante un match a testa da recuperare: il 2012 va in archivio con un sorriso e grandi speranze, ma il meglio deve ancora venire.

 

francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: ecodellosport.it

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