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Ciclismo

Tour de France 2013, ecco il percorso

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Chiusa definitivamente la drammatica parentesi Armstrong, il Tour de France tenta una difficoltosa ripartenza: oggi, a Parigi, il direttore della manifestazione Christian Prudhomme ha presentato la centesima edizione della Grande Boucle, che si svolgerà dal 29 giugno al 21 luglio 2013.

Quattro arrivi in salita, due cronometro individuali di media lunghezza e una cronosquadre: per quanto si passi da montagne storiche, il Tour non è la Vuelta e nemmeno il Giro, presentando un percorso, come da tradizione, più adatto ai corridori completi che agli scalatori. Si parte dalla Corsica, con la Porto Vecchio-Bastia lunga 212 km, interamente pianeggiante; il giorno successivo, verso Ajaccio, il tracciato è già più vallonato, come nell’ultima frazione isolana con traguardo a Calvi, senza però presentare difficoltà tali da ipotizzare una battaglia tra i big. Lo sbarco sulla terraferma avverrà a Nizza, con una cronometro a squadre di 25 km: gli storici arrivi di Marsiglia, Montpellier e Albi faranno da prologo alla due giorni pirenaici prevista tra l’ottava e la nona tappa, con il primo arrivo per scalatori ad Aix-3-Domaines (7.8 km all’8.2%) dopo aver già affrontato l’impegnativo Col de Pailhères, e il successivo a Bagnères-de-Bigorre al termine di cinque colli, tra cui il Peyresourde e la Hourquette d’Ancizan.

Un altro giorno che i corridori hanno segnato in rosso è il 10 luglio, quando la prima cronometro individuale di 33 km definirà nuovamente la classifica sullo spettacolare traguardo di Mont Sant-Michel; per riprendere a fare veramente sul serio bisognerà aspettare la quindicesima frazione di domenica 14 luglio, 242 interminabili chilometri tra Givors e il Mont Ventoux: una sterminata pianura prima dell’ascesa al monte calvo caro al Petrarca, lunga 20.8 km al 7.5% di pendenza media. Dopo l’ultimo giorno di riposo (il primo è subito dopo i Pirenei), il Tour rimarrà in zona Alpi con la frazione di Gap e la seconda cronometro, 32 km da Embrun a Chorges, nella quale gli uomini di classifica dovranno gestirsi bene in vista della tappa probabilmente più spettacolare: quartultima giornata, 168 km da Gap all’Alpe d’Huez, con un doppio passaggio su questa montagna della leggenda che sancirà, molto probabilmente, il vincitore della corsa francese. Infatti, il giorno successivo la tappa di Le-Grand-Bornard, per quanto costellata di salite, non dovrebbe incidere troppo sulla classifica, visto che le ascese più dure-ovvero il Glandon e la Madeleine-saranno ben lontane dal traguardo. L’ultimo appello per i big avrà luogo nella penultima giornata con l’inedito arrivo di Semnoz, la montagna sopra Annecy: saranno 10.7 km all8.5%, fatica finale prima della suggestiva conclusione, stavolta in notturna, ai Campi Elisi.

foto tratta da tiziano.caviglia.name

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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