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Volley maschile, Top&Flop della terza giornata

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Come ogni lunedì Olimpiazzurra vi presenta i Top&Flop dell’ultima giornata di pallavolo maschile (cliccate qui per leggere risultati e classifiche). Queste i promossi e bocciati della nostra redazione:

 

TOP:

Il primo posto non può che essere per la prova di forza della Lube Banca Marche Macerata. Impossibile dare la palma del migliore a un giocatore in particolare perché è tutto il sestetto a lavorare alla grande e a mettersi in luce contro una Piacenza troppo brutta per sperare di essere una vera outsider per la lotta allo scudetto. Aver vinto nettamente (un 3-0 senza appello) e convincendo il primo big match della stagione rappresenta un pietra fondamentale per il proseguo del cammino. Per la matematica è un trionfo che vale tre punti (più tre negati ai diretti avversari, ovvio) ma qui il morale sale veramente alle stelle. Da sottolineare comunque un super Zaytsev e un grandissimo Savani, ricordando che Kovar è out per l’infortunio al ginocchio (l’operazione attesa per i primi di novembre).

In seconda posizione Nikola Grbic. La sua scossa è fondamentale per togliere le castagne del fuoco alla sua Cuneo. I piemontesi si stavano terribilmente complicando la vita nel quarto set ma gli attacchi del serbo ributtano giù un’eccellente Vibo Valentia (i calabresi hanno iniziato la stagione davvero a spron battuto) e sono decisivi per portarsi a casa i tre punti. Il premio per il miglior marcatore lo lascia però a Sokolov, bravo ad affinare il lavoro fatto dai compagni.

Il terzo posto va al trio Torre-Den Tries-Fiore. Non avranno vinto ma la loro grinta e i loro attacchi sono stati capaci di rimettere in pista San Giustino. Gli umbri sotto 2-0 contro la fortissima Latina (terzo successo consecutivo) riescono a recuperare e a pareggiare l’incontro. Poi nel tie-break vanno pure in vantaggio per 11-9 ma la mancanza di esperienza nel momento decisivo li costringe a capitolare. Arriva comunque il primo punto dell’anno, comodo per sbloccare lo zero in classifica.

 

FLOP:

Primo posto per la pessima ricezione di Piacenza. Gli emiliani non sono praticamente mai riusciti a contenere le bordate di Zaytsev e le battute di Savani e la partita si è sostanzialmente decisa qui. Il brutto lavoro difensivo ha compromesso in larga parte le possibilità offensive e a poco è servito il lavoro di Maruotti e Corvetta (al posto di un De Cecco non in giornata) per cercare di salvare la situazione.

Secondo posto per la tenuta mentale di Castellana Grotte. I pugliesi pagano troppo l’assenza di Paparoni, ma quando si è in vantaggio per 8-3 nel quinto set non si può andare a casa a mani vuote contro Perugia che riesce finalmente a superare i rivali dopo le tre precedenti sconfitte in A2.

Terzo posto per la CMC Ravenna. Ancora una volta. Avranno pure vinto il primo set, ma non ci siamo proprio. Sembravano quasi appagati e hanno puntualmente iniziato a imbarcare acqua: Zhukouski ha pagato in termini di precisione e lucidità la prova invece buona al sevizio (4 ace). Il solito Moro ha cercato di tenere a galla i romagnoli, ma la compattezza di squadra si fa proprio desiderare…

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

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