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Calcio a 5: l’Italia verso i Mondiali 2016 tra conferme e rinnovamento

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Si sono conclusi da appena tre giorni i Mondiali di calcio a 5 in Thailandia che hanno visto l’Italia conquistare il terzo posto alle spalle di Brasile e Spagna. Per la selezione tricolore, tuttavia, è già tempo di pianificare il prossimo quadriennio in vista della rassegna iridata del 2016 (di cui non si conosce ancora la sede).

Sostanzialmente, esclusi i veterani Marcio Forte (classe 1977) e Saad Assis (1979), il ct Roberto Menichelli potrebbe anche confermare in blocco il gruppo che tanto ha ben figurato nella trasferta asiatica.

Di certo si ripartirà dal portierone Stefano Mammarella, a 28 anni nel pieno della sua maturità agonistica, mentre Ercolessi, Romano, Lima e Merlin potrebbero rappresentare lo zoccolo duro su cui lavorare per rendere quella italiana una nazionale vincente. Atteso ad un salto di qualità importante anche il giovanissimo Giuseppe Mentasti.

Da valutare le posizioni di Honorio (1983), Vampeta (1984) e Fortino (1983), che nel 2016 avranno già ampiamente superato la soglia delle 30 primavere: il commissario tecnico punterà ancora su di loro oppure, almeno inizialmente, concederà spazio a forze fresche?

Non dimentichiamo che in Thailandia la compagine del Bel Paese ha dovuto fare a meno per infortunio di un elemento importantissimo come il pivot Alessandro Patias, che sin da ora cova propositi di rivincita in vista dei prossimi Mondiali.

Se la rosa, dunque, appare solida e competitiva in vista dei prossimi appuntamenti internazionali, di certo non mancheranno nuovi innesti che avranno come ruolo primario quello di collocare l’Italia alla pari di Spagna e Brasile: dopo un secondo e due terzi posti, è tempo di provare ad agguantare il bersaglio grosso.

In procinto di entrare in pianta stabile nel gruppo azzurro sono Diego Cavinato e Douglas Nicolodi, ma è presumibile che Menichelli conceda a breve una chance a diversi Under21 come Julio De Oliveira (pivot che potrebbe fare molto comodo), Nunzio Frosolone e Marco Caverzan (questi ultimi due classe 1994). Altri nomi sul taccuino del ct sono quelli di Fabricio Calderolli, Rafael Tosta, Murilo Ferreira Juliao e Luiz Felipe Follador, mentre in porta, come possibile alternativa a Mammarella, potrebbe trovare spazio il 25enne Gabriel Miraglia.

E’ presumibile che Menichelli, di concerto con la Federazione, continuerà a perseguire il progetto di una nazionale composta più o meno equamente da italiani autoctoni e oriundi di origine brasiliana. Una scelta che forse a molti farà storcere il naso, ma che noi di Olimpiazzurra condividiamo pienamente: una volta che si indossa la casacca azzurra, non esiste più distinzione che tenga e si scende in campo tutti uniti per un’unica bandiera, quella tricolore.

L’Italia del calcio a 5 si è confermata ad altissimi livelli: ora è tempo di compiere il passo decisivo per agguantare il trono mondiale.

 

federico.militello@olimpiazzurra.com

redazione@olimpiazzurra.com

Foto: Divisione Nazionale calcio a 5

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