Sci Alpino
CdM sci: lo slalom azzurro verso Levi
Dopo l’antipasto di Sölden, la Coppa del Mondo di sci alpino entra nel vivo con la tradizionale tappa di Levi: la località finlandese, situata a nord del Circolo Polare Artico, ospiterà infatti nel prossimo weekend uno slalom femminile e uno maschile.
La Levi Black, pista dove la differenza viene fatta sui lunghi piani più che sulle pendenze, chiama la nazionale azzurra a due gare con obiettivi diversi. La squadra femminile dei paletti stretti non viene certo da stagioni indimenticabili, ma le sei ragazze convocate dal tecnico Cesare Pastore hanno valide ragioni per cercare di iniziare, sin da subito, col piede giusto. Manuela Moelgg deve dimostrare di essersi messa alle spalle i cronici problemi fisici-cosa non così scontata-per ritrovare quella fluidità nella sciata che le ha permesso, a gennaio, di sfiorare il podio a Zagabria e di cogliere altri prestigiosi piazzamenti in stagione, per quanto in passato non abbia mai apprezzato particolarmente la località finlandese. Irene Curtoni, nella scorsa primavera, aveva dimostrato di essere in crescendo anche in slalom, dunque potrebbe ragionevolmente ambire ad un piazzamento tra le prime dieci per riprendere il cammino verso la vetta. Chiara Costazza, in forza alla squadra di Coppa Europa, è stata per anni la miglior specialista azzurra, salvo poi venir penalizzata dagli infortuni; dopo i soli due piazzamenti a punti del 2012, questa nuova annata si prospetta decisiva per lei. La giovane Michela Azzola è uno dei prospetti più interessanti tra i paletti stretti e lo ha dimostrato vincendo una gara di Coppa Europa in primavera; a Levi sarà appena alla seconda prova nel massimo circuito, dunque non si può certo pretendere un risultato eclatante. Federica Brignone punta decisa sui rapid gates dove, lo scorso anno, ha conquistato il primo piazzamento a punti; sarà interessante valutare i suoi progressi, visto che la classe, di sicuro, non le manca. Infine, Nicole Gius è ripartita, quest’estate, con l’aiuto del Centro Sportivo Esercito, essendo stata esclusa dalle nazionali; gli allenamenti sono andati molto bene, tanto da aver immediatamente riconquistato la fiducia dei tecnici azzurri.
La squadra maschile è invece, a pari merito con quella austriaca e quella svedese, la più forte a livello globale in questa disciplina: due atleti tra i primi cinque e quattro tra i primi sedici nell’ultima graduatoria di specialità rendono giustizia al valore di un team magistralmente plasmato dall’allenatore Jacques Theolier e dai suoi collaboratori. Cristian Deville è letteralmente esploso nella passata stagione, con l’indimenticabile successo di Kitz e altri tre podi; a Levi vanta un quarto posto conquistato nel 2010, ma siamo convinti che domenica potrà persino migliorare questa performance. Il cacciatore Stefano Gross, nel 2011-2012, ha finalmente concretizzato quel grande talento che, in passato, si era visto solo a sprazzi; tre podi, una serie di sezioni stilisticamente perfette e un potenziale enorme che può riservare ancora parecchie sorprese lasciano davvero molto ottimisti per la nuova avventura del fassano, chiamato a battagliare regolarmente con Hirscher, Deville e gli altri signori dello slalom. La storia dell’ormai trentaquattrenne Patrick Thaler insegna davvero molto: scaricato dalle squadre nazionali nella primavera 2011, ha risalito la china assieme al Centro Sportivo Carabinieri sino a vivere una stagione di altissimo spessore, con sette piazzamenti nei primi 15. Manfred Moelgg ha invece tutto da guadagnare dopo un’annata per molti versi storta: la grandissima prestazione sfornata in gigante sul Rettenbach ha fatto capire, però, che il talento di San Vigilio di Marebbe è in netta ripresa, dunque anche in slalom, da sempre casa sua, potremmo piacevolmente ritrovarlo con i primissimi. Anche Giuliano Razzoli non viene da una stagione indimenticabile: la Levi Black non gli ha mai riservato grandi soddisfazioni, eppure, sulla carta, sarebbe perfettamente adatta ad un atleta potente e scorrevole come il campione olimpico. Completeranno il contingente tricolore Roberto Nani, reduce da una prova aggressiva ed efficace a Sölden nonostante l’elevato numero di partenza e specialista dei paletti stretti (quarto nella Coppa Europa di specialità), e uno tra Riccardo Tonetti e Giovanni Borsotti: alla fine dovrebbe spuntarla il trentino, capace di strappare, nella scorsa stagione, la sua prima qualificazione tra i trenta a Kranjska Gora, salvo poi uscire nella seconda manche; la Lapponia potrebbe riservargli una pronta occasione di riscatto.
foto tratta da ilmessaggero.it
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