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Ciclismo donne: il punto sul mercato

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Per quanto gli ingaggi siano ben lontani da quelli (comunque non stellari) riservati al settore maschile, il ciclismo femminile vive sempre, tra l’autunno e l’inverno, una vivace stagione di trasferimenti e cambi di casacca, facilitata anche dalla minor “pesantezza” dei contratti.

Partiamo da chi, anzitutto, non vedremo più in gruppo per raggiunti limiti di età: tre nomi su tutti, ovvero quelli della canadese Clara Hughes (medagliata sia alle olimpiadi invernali nel pattinaggio velocità, sia in quelle estive nel ciclismo), della tedesca Judith Arndt (che lascia da iridata della cronometro) e della statunitense Kristin Armstrong (oro olimpico contro il tempo).

Tra i grandi nomi che vedremo gareggiare con colori diversi, si inizia con la britannica Lizzie Armistead-prima gloria per il suo Paese ai Giochi di casa-ingaggiata dal team olandese Dolmans Boes; la russa Tatiana Antoshina ha invece lasciato il paese dei Tulipani, dove vestiva la maglia Rabobank, per approdare in Italia alla MCipollini-Giambenini. La statunitense Shelley Olds, che tutti ricorderanno per aver fatto parte della fuga vincente a Londra, salvo dover abbandonare i sogni di gloria per una foratura, passa dalla AA Drink (che ha chiuso i battenti) alla Tibco-To the Top. Altri nomi importanti, come Emma Johansson, Amber Neben ed Emma Pooley, potrebbero trovare una nuova a casa breve.

Ma una buona percentuale di movimenti interessa squadre e atlete italiane. Giorgia Bronzini è stato infatti il primo colpo della nuova Honda, alla quale approda anche la diciannovenne Beatrice Bartelloni: di questo progetto, comunque, si saprà qualcosa in più nelle prossime settimane. La talentuosissima Rossella Ratto raggiunge in Norvegia Elisa Longo Borghini: due tra i prospetti più interessanti del pedale rosa saranno infatti compagne di squadra alla Hitech Products. La Verinlegno-Fabiani, piccolo team da cui arriva proprio la bergamasca, dovrebbe invece chiudere i battenti. La Vaiano-Tepso punta sulla linea verde, ingaggiando Chiara Vannucci e Barbara Guarischi, oltre ad essere molto vicina alla ligure Ilaria Sanguineti, che debutterebbe così tra le professioniste. La MCipollini-Giambenini ha, come detto, portato in Italia la Antonshina, ma ha anche investito sulla veronese Valentina Scandolara e sul bronzo iridato juniores Anna Maria Zita Stricker: queste atlete potranno crescere a fianco di ragazze molto esperte, come Monia Baccaille, Tatiana Guderzo e Malgorzata Jasinska e di altri giovani talenti come Valentina Carretta, mentre il gruppo del presidente Alessia Piccolo non dovrebbe confermare Elena Cecchini e Marta Bastianelli, in cerca di una nuova sistemazione. La Diadora-Pasta Zara diventa per metà statunitense, ma si tiene stretta la campionessa d’Italia Giada Borgato, pur avendo perso Giorgia Bronzini. Linea verde anche per Fassa Bortolo (dove è confermata Francesca Cauz, raggiunta da Elena Valentini, Asja Paladin e Francesca Stefani), per la neonata Footon Servetto (con Veronica Cornolti e Simona Bortolotti) e per la Faren-Kuota che, al fianco dell’eterna Fabiana Luperini e dell’interessante Maria Giulia Confalonieri, presenta la neoprofessionista Alice Maria Arzuffi e la ventenne vicentina Susanna Zorzi. Infine, tutto confermato, perlomeno per ora, in casa BePink, con Cantele, Muccioli e Donato.

foto tratta da sportlive.it

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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