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Combinata nordica
Combinata, Armin Bauer: “Non vedo l’ora di iniziare”
Stagione dopo stagione, attorno ad Alessandro Pittin cresce una squadra azzurra di combinata nordica sempre più competitiva: Armin Bauer è tra i ragazzi più interessanti e, nonostante i 22 anni compiuti a luglio, può già considerarsi un “veterano” della selezione di Ivo Pertile, dall’alto delle sue 45 presenze in Coppa del Mondo, di due partecipazioni iridate e una olimpica. Il finanziere di Ortisei è reduce dalla migliore stagione nel massimo circuito, con 79 punti portati a casa frutto di una buona regolarità nei piazzamenti, spesso tra i primi venti. Ovviamente, il gardenese non vuole certo fermarsi e si presenta dunque ai nastri di partenza della nuova annata-che scatterà sabato a Lillehammer-con rinnovate ambizioni. Di seguito, le sue dichiarazioni in esclusiva ad Olimpiazzurra poco prima di partire per la Norvegia.
Armin, con quali speranze ti presenti a Lillehammer per il debutto di Coppa del Mondo?
“Sicuramente, in condizioni migliori rispetto agli anni precedenti. Questa volta siamo riusciti ad allenarci già sulla neve prima di partire per le gare, è una cosa assolutamente positiva. A dire il vero, non vedo l’ora di sabato!”
Dunque la preparazione estiva è andata bene?
“Sì, nonostante alcuni cambiamenti-che poi si sono rivelati molto positivi-siamo riusciti ad allenarci davvero al meglio. “
Quanto sono utili, per voi atleti, le gare estive? Che sensazioni si provano a saltare sull’erba e non sulla neve?
“Le gare estive sono abbastanza utili perché forniscono un primo metro di paragone con gli avversari e ti permettono inoltre di intervenire su alcuni aspetti in vista dell’inverno. Certo, d’estate è tutta un’altra storia, però comunque servono davvero: la plastica bagnata sulla quale si salta permette di avere, più o meno, lo stesso effetto di scivolo che si ha nelle condizioni abituali. Per me non c’è molta differenza, anzi, i trampolini estivi sono sempre uguali e non subiscono quelle modifiche, dovute alle diverse condizioni del manto nevoso, che possono accadere d’inverno.”
In generale, cosa ti aspetti da questa stagione che culminerà con i Mondiali in Val di Fiemme? Come vivrai la competizione interna alla squadra per accedere alle prove iridate?
“L’obiettivo è, appunto, quello di poter partecipare ai Campionati del Mondo: certo, ci saranno delle qualificazioni interne per via del ridotto numero di posti a disposizione, ma comunque sono molto tranquillo. Spero di iniziare la stagione col piede giusto, il resto verrà di conseguenza.”
Come vivete voi atleti le continue modifiche del regolamento che avvengono per la combinata nordica?
“Quest’anno è stata modificata radicalmente la tuta del salto: all’inizio, sembrava davvero sin troppo aderente, ma sono riuscito ad abituarmi in breve tempo. Poi, è giunta una nuova modifica che le ha nuovamente riallargate di circa due centimetri, e questo è stato sicuramente un cambiamento positivo. Speriamo solo che adesso si resti su queste misure…”
Credi che i grandi risultati di Pittin, seguiti da una grande crescita di tutta la squadra, abbiano contribuito a far avere un po’ più di attenzione sul vostro sport?
“Alessandro è molto forte, questo ha indubbiamente aiutato sia la squadra azzurra, sia la diffusione della combinata nordica a livello nazionale: comunque, i maggiori vantaggi sono stati senz’altro per noi atleti, perché le sue prestazioni forniscono sempre uno standard di confronto importantissimo per tutti.”
Dal punto di vista tecnico, su quali aspetti stai cercando di perfezionarti?
“Quest’anno mi sono focalizzato maggiormente sulla parte di salto. Abbiamo lavorato molto sulla posizione in pista di lancio e sul momento dello stacco dal dente”.
Quanto è stato importante per te un tecnico come Romed Moroder?
“Romed Moroder è stato colui che mi ha portato a praticare questo sport, quindi non posso non essergli molto grato, visto che amo davvero la combinata nordica. Se non ci fosse stato lui, sicuramente, non sarei qui a gareggiare in Coppa del Mondo.”
Qual è il sogno della tua carriera?
“Ovviamente, le Olimpiadi!”
foto di FEDERICO MODICA per itanordic.com
marco.regazzoni@olimpiazzurra.com