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Combinata nordica

Combinata nordica: tutto pronto per la nuova stagione

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Sabato inizia ufficialmente la stagione 2012-2013 di combinata nordica, con la prova Gundersen NH HS 100 che inaugura la Coppa del Mondo, seguita domenica da una penalty race HS 138.

Per fare una panoramica sui favoriti per l’ambito trofeo, in un’annata che avrà il suo culmine con la disputa dei Mondiali in Val di Fiemme, non si può non partire da Jason Lamy-Chappuis: il ventiseienne francese in primavera ha messo in bacheca il terzo trofeo assoluto, che si unisce a tre medaglie mondiali e a un oro olimpico, rendendolo senza troppi dubbi il re della combinata nordica contemporanea.
Il giapponese Akito Watabe tenterà, come l’anno scorso, di dare del filo da torcere sino all’ultimo istante al transalpino: certo, la sessione di prove estive lo ha visto spesso in difficoltà nello skiroll, ma d’inverno, si sa, è tutta un’altra musica, soprattutto se si sta parlando di un ragazzo capace di vincere cinque gare nel giro di un mese, come ha dimostrato tra febbraio e marzo.
Mikko Kokslien è ormai la realtà più affermata della forte squadra norvegese: si tratta di un atleta molto regolare, che vince raramente ma è quasi sempre tra i primi cinque. Con qualche acuto in più, potrebbe davvero battagliare fino in fondo con gli altri contendenti.
Bernhard Gruber, dominatore del circuito estivo, viene da un quarto posto nella classifica finale della passata stagione: la continuità di rendimento messa in mostra sull’erba lo rende di diritto uno dei nomi da segnare in rosso per questa nuova annata, per quanto sia sempre difficile trarre indicazioni inconfutabili dalle gare estive.
Tra le possibili sorprese, attenzione allo sloveno Marjan Jelenko: finora i risultati in Coppa del Mondo non sono stati all’altezza del suo potenziale, ma la vittoria nella passata Continental Cup-e le medaglie iridate juniores 2011- potrebbero avergli dato la spinta giusta per fare bene anche nel massimo circuito. Attenzione anche a Bryan Fletcher, vincitore dell’ultima gara di stagione in CdM, chiamato a proseguire la ricca tradizione statunitense in questo sport.

In casa Italia, c’è grande attesa per vedere le effettive condizioni di Alessandro Pittin: se il carnico dovesse aver recuperato pienamente, allora potremmo davvero ritrovarlo ad altissimo livello, dopo aver fatto sognare tutti gli appassionati azzurri con il bronzo olimpico e la storica tripletta di Chaux-Neuve a gennaio. Accanto a lui, come abbiamo già avuto modo di dire in più di un’occasione, c’è una squadra in costante crescita, il che genererà persino qualche problema di abbondanza nella scelta degli atleti per i Mondiali di Val di Fiemme: tutti gli azzurri dovranno dunque dare il massimo sin da Lillehammer, dal veterano Giuseppe Michielli ad Armin Bauer, da Lukas a Mattia Runggaldier sino a un Samuel Costa davvero a proprio agio nella tournée estiva. Senza contare che dietro scalpitano già i vari Manuel Maierhofer, Raffaele Buzzi e Roberto Tomio: finalmente, l’Italia può vantare un gruppo di atleti quantitativamente e qualitativamente sempre più interessante.

foto tratta da nordicmagazine.info

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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