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Fra conferme e sorprese, l’ItalNuoto non vuole abdicare

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Conclusi gli Europei in vasca corta di Chartres, l’ItalNuoto punta ai Mondiali di metà dicembre ad Istanbul per continuare a crescere dopo il flop olimpico in vista dell’appuntamento iridato in vasca lunga di luglio 2013 a Barcellona. “Non ci aspettiamo un elevato numero di medaglie”, aveva dichiarato ad inizio rassegna il direttore tecnico Cesare Butini, ma per nostra fortuna è avvenuto l’esatto contrario: nove podi, di cui quattro ori. Come a Stettino un anno fa, ma in Polonia ci fu un successo in meno ed un bronzo in più.

Insomma, considerate le premesse iniziali, un bottino più che soddisfacente, soprattutto leggendo i nomi dei medagliati. Oltre ai fenomenali Fabio Scozzoli (vincitore dei 50 e 100 rana) ed Ilaria Bianchi (oro nei 100 farfalla con tanto di record italiano, 56”40), già dominatori in Coppa del Mondo, la spedizione azzurra ha mantenuto su ottimi livelli il giovanissimo Gregorio Paltrinieri, primo nella ‘sua’ gara, i 1500 sl, e scoperto molti talenti per il futuro. In ordine cronologico, menzione d’onore per Gabriele DettiAndrea Mitchell D’Arrigo, rispettivamente classe 1994 e 1995 argento e bronzo nei 400 sl dietro ad un certo Yannick Agnel. E poi Stefania Pirozzi, 19enne campana seconda nei 200 farfalla davanti ad Alessia Polieri, sempre positiva nella vasca da 25 metri. Infine, last but not least, Damiano Lestingi, 23enne di Civitavecchia sul terzo gradino del podio nei 100 dorso nella giornata conclusiva.

Ma non si vive di sole medaglie, le crescite individuali passano anche (e soprattutto) attraverso importanti piazzamenti. Ne sa qualcosa la 16enne Diletta Carli, talento cristallino sempre in finale nei 200, 400 ed 800 con un settimo, un ottavo e un sesto posto. E’ vero che Federica Pellegrini, a quell’età, conquistava un argento olimpico ad Atene, ma il futuro non può che essere al fianco della sempre sorridente viareggina. Buone indicazioni anche da Arianna Barbieri e Luca Dotto, quarti ad un soffio dal podio nei 50 dorso e nei 100 stile libero, mentre, unica grande delusione italiana, si è presentato all’appuntamento transalpino troppo fuori forma Luca Marin, finalista a Londra nei 400 misti.

Infine, chiusura con un occhio alle staffette. Non è arrivata alcuna medaglia, sia per meriti altrui che per demeriti propri: due gravi errori al cambio nei primi due giorni e altrettanti possibili podi sfumati. Bisogna migliorare, ma la strada intrapresa sembra quella giusta. Adesso si vola in Turchia per il secondo esame, il primo è stato brillantemente superato.

 

francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: lottovolante.com

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