Seguici su

Rubriche

‘Italia, come stai?’: riscatto bob, nello speed skating siamo lontani

Pubblicato

il

Quello appena trascorso è stato l’ultimo fine settimana che potremmo definire come un antipasto della stagione invernale vera e propria che vedrà il suo inizio vero e proprio venerdì 23 novembre e si concluderà a marzo inoltrato.

Nel bob è giunto l’atteso ritorno ad alti livelli di Simone Bertazzo, quinto a Park City. A 30 anni il pilota di Pieve di Cadore entra proprio adesso nella parte migliore della sua carriera, in uno sport dove l’esperienza la fa da padrona (basti pensare al russo Alexandr Zubkov, che continua a dominare a 38 primavere suonate). In questa disciplina, inoltre, è decisiva la fase di spinta. Per andar forte in questa componente, risulta fondamentale compiere una preparazione fisica meticolosa, tanto che tutti i bobbisti possono considerarsi dei veri e propri culturisti. Con Francesco Costa nel ruolo di frenatore il problema dell’avvio sembra essere stato risolto, mentre per il bob a 4 si dovrà ancora lavorare molto per accrescere il valore complessivo della squadra.
Il dato positivo è che qualcosa comincia a muoversi anche a livello giovanile. Dopo molti anni l’Italia ha schierato ben 4 equipaggi al via della Coppa Europa, con Patrick Baumgartner (18mo nel bob a 2) e Lukas Gschnitzer (15mo nel bob a 4) che hanno lasciato intravedere un buon potenziale. Cruciale, poi, sarà rendere sempre più solido il rapporto con l’atletica leggera attraverso un interscambio di elementi tra le due discipline. L’ultimo esempio di come questa collaborazione possa funzionare viene dagli Stati Uniti, con due campionesse come Lolo Jones e Tianna Madison già vincenti pure nel bob. Anche l’Italia si sta muovendo in tale direzione: in Coppa Europa ha debuttato il decathleta William Frullani, mentre in campo femminile Serena Capponcelli, pilota che ha Igls a conquistato un decimo ed un ottavo posto, proviene dal getto del peso, così come la promettente Mathilde Parodi.
Sono state diverse, invece, le difficoltà incontrate dagli azzurri dello skeleton, di cui potete leggere un commento alle prestazioni di Park City cliccando qui.

Il pattinaggio velocità sarà lo sport in cui l’Italia presumibilmente dovrà soffrire di più nel corso della stagione. La forma di alcuni azzurri ad Heerenveen, in particolare dell’atteso Mirko Nenzi, non è parsa quella ottimale, eppure qualche spiraglio di luce si è visto soprattutto in campo femminile, dove le giovanissime Yvonne Daldossi, Francesca Bettrone e Paola Simionato (queste ultime due al debutto assoluto in Coppa del Mondo) non hanno demeritato, classificandosi anche decime nel team-pursuit con un tempo non così disprezzabile.
Insomma, le basi ci sono, occorrerà però molta pazienza per vedere queste atlete ai massimi livelli e permettere loro di lavorare prima di tutto sulla tecnica ed in seguito sul potenziamento muscolare.
Eppure l’Italia potrebbe conquistare sin da subito dei podi importanti. La Federazione Internazionale, infatti, ha introdotto in pianta stabile la nuova e spettacolare prova della mass start. In questa disciplina, che tanto somiglia alle competizioni del pattinaggio a rotelle, potrebbero ben figurare le sorelle Giulia e Francesca Lollobrigida e Fabio Francolini, ovvero tre tra i migliori atleti al mondo nei roller. Tutti e tre, infatti, in inverno si dedicano allo speed skating sul ghiaccio, avendo già ottenuto tempi più che discreti sulle lunghe distanze. Sarebbe importante, dunque, che i tecnici e la Federazione credano in questa possibilità ed investano su questi pattinatori che potrebbero rilanciare sin da subito il settore.

Per quanto riguarda il calcio a 5, martedì potrete leggere il pagellone degli azzurri dopo il bronzo ai Mondiali thailandesi, mentre mercoledì scopriremo i nuovi talenti verso i Mondiali 2016.

 

federico.militello@olimpiazzurra.com

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità