Speed Skating
Pattinaggio velocità: la mass start per risorgere?
Partiamo dalla triste ed incontestabile realtà: il pattinaggio velocità è la disciplina invernale che in Italia attraversa il momento più difficile in termini di risultati. Sino allo scorso anno nella medesima posizione si trovava lo skeleton, tuttavia in questo sport abbiamo assistito alla piacevole esplosione ad alti livelli di Maurizio Oioli.
Lo speed skating vive il suo anno zero. Nella passata stagione, di questi tempi, si ritirava Enrico Fabris, fuoriclasse che, con le tre medaglie vinte alle Olimpiadi di Torino 2006 (senza contare i numerosi allori mondiali e continentali), aveva portato per la prima volta alla ribalta mediatica questa disciplina in Italia. Il 31enne veneto ha lasciato un vuoto per ora incolmabile e con lui è terminata l’era di trionfi caratterizzata anche dai numerosi successi di Chiara Simionato.
Il presente dice che l’Italia annaspa. Mirko Nenzi, nostro miglior interprete e grande speranza per i 1000 metri, ha subito un calo di forma proprio in concomitanza delle prime gare di Coppa del Mondo: qualcosa non ha funzionato in termini di preparazione ed il problema dovrà essere affrontato attentamente dai tecnici. Alle prime esperienze nel circuito maggiore sono le pur promettenti Francesca Bettrone, Paola Simionato (sorella di Chiara) e Yvonne Daldossi, capaci di andare vicine al record italiano nel team-pursuit disputato ad Heerenveen. Non si possono pretendere miracoli neppure dai giovani Marco Cignini e David Bosa, mentre tra gli juniores si sta mettendo in luce un possibile grande talento polivalente come Andrea Giovanni, ma anche in questo caso servirà del tempo ed una crescita graduale.
Morale della favola: nel breve periodo ben difficilmente la selezione tricolore sarà competitiva per un podio in Coppa del Mondo. Eppure la soluzione ci sarebbe e consentirebbe anche di tornare al vertice in tempi piuttosto brevi. Sarebbe sufficiente puntare sulla mass start, una gara che tanto ricorda la corsa a punti del pattinaggio a rotelle dove il Bel Paese eccelle. Ebbene, anche in questo caso si tratta di una competizione in cui sono previsti degli sprint intermedi che assegnano un determinato punteggio (con quello finale che vale sei volte di più per il primo). La mass start attualmente non fa parte del programma olimpico, ma possiede buone possibilità entrarvi nel 2018. Ciò nonostante, non è forse meglio portare a casa dei podi in Coppa del Mondo piuttosto che il nulla più totale?
I tecnici italiani sembrano aver compreso il concetto, tanto che nell’ultima tappa di Kolomna, in Russia, due azzurri sono stati finalmente schierati in questa disciplina, ottenendo subito dei buoni risultati: Francesca Bettrone ottava assoluta tra le donne e Mirko Nenzi secondo nella Division B. Guarda caso, entrambi provengono dal pattinaggio a rotelle… Proprio da quest’ultima disciplina, inoltre, sarebbe opportuno attingere altri importantissimi rinforzi come le sorelle Francesca e Giulia Lollobrigida e Fabio Francolini, saliti sul tetto del mondo ai Mondiali di Ascoli Piceno dello scorso settembre proprio nella corsa a punti. Tutti e tre si stanno allenando sul ghiaccio con profitto ed in attesa di una chiamata da parte degli allenatori della nazionale, pronti a dare il loro importante contributo alla causa. Francesca Lollobrigida, in particolare, in alcune gare olandesi ha fatto segnare tempi di tutto rispetto anche in specialità classiche come 3000 e 5000 metri. Insomma, in un momento del genere, la Federazione non può permettersi di fare a meno di simili talenti. Sperperare un simile patrimonio sarebbe delittuoso.
federico.militello@olimpiazzurra.com
Foto: Daniel Leow