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Oltre Cinquecerchi
Skeleton, via alla Coppa del Mondo. Tutti contro Dukurs
Prenderà il via domani a Lake Placid (USA) la Coppa del Mondo di skeleton 2012/2013, proprio sulla stessa pista dove si era disputata la rassegna iridata dello scorso anno.
La Federazione Internazionale ha varato un nuovo format di gara sia in campo maschile che femminile: gli atleti, infatti, disputeranno due manches di qualifica, al termine delle quali i primi 10 staccheranno il pass per la finale. Nell’atto conclusivo, poi, si riparte da zero e le posizioni vengono decise con una sola discesa.
Insomma, si è cercato di rendere più imprevedibile una disciplina che da tre anni vede dominare il lettone Martins Dukurs. Il 28enne di Riga rappresenta il vero “cannibale” di questo sport: nell’annata passata, infatti, ha vinto sette gare su otto in Coppa del Mondo, oltre all’oro iridato. Sarà ancora lui l’indiscusso uomo da battere, cercando di conquistare quella quarta sfera di cristallo consecutiva che sarebbe leggenda: mai nessuno, in passato, è riuscito in una tale impresa (ne vinse tre di fila l’austriaco Christian Auer tra il ’90 ed il ’92).
Dukurs dovrà guardarsi dal tedesco Frank Rommel, unico a spezzare la sua egemonia lo scorso anno con il successo di Koenigssee, e dai russi Sergei Chudinov ed Alexander Tretiakov, mentre il neozelandese Ben Sandford, specialmente su alcuni tipi di catini, potrebbe rivelarsi la variabile impazzita. Da tenere d’occhio anche Tomass Dukurs, fratello maggiore di Martins.
L’Italia, grazie ai buoni risultati di Maurizio Oioli nella scorsa annata (spesso tra i primi 20), si è sorprendentemente classificata al nono posto della classifica per nazioni, avendo diritto di schierare due atleti al via di tutte le gare. I nostri alfieri nella trasferta nord-americana saranno lo stesso Oioli, il cui obiettivo sarà salire ulteriormente di livello e conquistare magari un piazzamento tra i top15, e Giovanni Mulassano.
Se in campo maschile Dukurs rischia di monopolizzare nuovamente la corsa alla sfera di cristallo, maggiore incertezza regna in campo femminile. Detentrice del trofeo sarà la britannica Shelley Rudman, che nel 2011/2012 si impose con un solo successo all’attivo, ma con cinque podi su otto competizioni. Cova ambizioni di rivincita la teutonica Anja Huber, detentrice del record di vittorie nel circuito maggiore: 12. Tra le pretendenti al titolo vi sarà anche un’altra tedesca, ovvero Marion Thees (Trott da nubile), la quale vanta due ori mondiali conquistati nel 2009 e nel 2011. Sempre pericolose le due canadesi Amy Gough e Mellisa Hollingsworth, mentre l’americana Katie Uhlaender, laureatasi campionessa del mondo proprio a Lake Placid, punta a partire col botto e provare magari a competere fino in fondo per il primato. La 28enne nativa di Vail, d’altronde, possiede in bacheca già due sfere di cristallo risalenti al 2007 e 2008. Si candida al ruolo di rivelazione l’Australia con Lucy Katherine Chaffer ed Emma Lincoln-Smith, mentre c’è grande curiosità attorno alle prestazioni della 24enne britannica Elisabeth Yarnold, campionessa del mondo juniores e vincitrice già di due gare di Coppa del Mondo a St. Moritz e Calgary: si tratta della possibile dominatrice dell’immediato futuro?
A differenza che per i maschietti, l’Italia non potrà schierare alcuna atleta nella competizione femminile. Bisognerà cercare di guadagnarsi il posto per il prossimo anno a suon di punti in Coppa Europa ed Intercontinental Cup, dove si alterneranno la promettente Giulia Carpin (16ma ai Mondiali juniores dello scorso anno), Elena Mandrino, Elisa Vottero e Marina Riva.
Tutte le gare dovrebbero essere trasmesse da Raisport.
federico.militello@olimpiazzurra.com
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Foto: Sportcenter.com