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Top&Flop della settimana: karate e nuoto sugli scudi

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1.-Karate: la 21ma edizione del Campionato del Mondo disputata a Parigi ha visto gli azzurri raggiungere un eccellente terzo posto nel medagliere, con ben sei podi complessivi (un oro, tre argenti e due bronzi), concludendo dietro ai padroni di casa della Francia (7 ori, 2 argenti e 4 bronzi) ed al Giappone (4 ori, 1 argento e 6 bronzi) e davanti a Turchia, Iran ed Egitto. L’impresa l`ha compiuta Luigi Busà (foto-copertina) nel Kumite -75Kg, riuscendo a battere il pluri-campione del mondo l’azero Raphael Ahgayev per giudizio arbitrale. Il merito di Busà è stato quello di neutralizzare tutti i tentativi di attacco di Aghayev, imponendo il suo ritmo e la sua superiorità tattico-tecnica. Le altre medaglie del kumite sono state ottenute da Greta Vitelli (+68 kg, argento) e Stefano Maniscalco (+84 kg, bronzo). Decisamente sottotono la prestazione del kata maschile, con il pluri-titolato Luca Valdesi incapace di accedere alla finale per l`oro -“solo” un bronzo per lui-, e con la squadra (Figuccio-Maurino-Valdesi) che ha dovuto cedere lo scettro ai nipponici in finale, dopo che detenevano il titolo mondiale da ben tre edizioni consecutive. Dunque, record mancato di poco. Bene invece le nostre ragazze del kata (Battaglia-Bottaro-Pezzetti), argento meritatissimo dietro al Giappone. Da evidenziare i numeri di questa rassegna iridata: 114 Paesi presenti con 20 nazioni in medaglia, 18000 spettatori ogni giorno di gara. Tutto questo fa pensare che il karate davvero meriti un posto fra le discipline olimpiche.
2.-Nuoto: ai campionati europei in vasca corta a Chartres, egregia Italia schierata al via con tanti giovani e pochi senatori (che hanno finalizzato la preparazione per i Mondiali di dicembre ad Istanbul). E i giovani, forse senza le ombre “incomode” di tanti VIP, hanno dato il meglio di sé e sono andati oltre le più ottimistiche previsioni. Incomincio con questo dato rilevante, che dà un idea di quanto detto sopra: sono stati migliorati 38 primati personali! Diciamo subito che abbiamo chiuso al quinto posto nel medagliere (4ori – 2argenti – 3bronzi) e al secondo posto nella classifica per Nazioni (452 pti.) solo dietro alla Francia padrona di casa. Guardando nello specifico, l’oscar del migliore va a Fabio Scozzoli, che con i suoi 2 ori nella rana ha dimostrato che Londra2012 è stato solo un incidente di percorso, e visti i suoi 24 anni ci può ancora regalare tante soddisfazioni fino a Rio2016. Il romagnolo si sta confermando atleta molto maturo e regolare, di sicuro affidamento. Poi gli ori di Ilaria Bianchi (100 farfalla) e Gregorio Paltrinieri (1500 sl), due giovani che hanno le carte in regola per “spaccare il mondo”. Ilaria Bianchi sa che questo è il suo quadriennio e lo comincia da protagonista, vincendo in 56″40 e sbriciolando il record italiano che aveva già limato due volte in coppa del mondo. Questo tempo costituisce anche la migliore prestazione mondiale stagionale. Che dire poi del 14’27″78 di Paltrinieri, record italiano in tessuto, ottenuto in piena fase di carico per i Mondiali. Davvero non sappiamo quanto può valere “Greg” ad Istanbul…Altri giovani in evidenza a Chartres sono stati Laugeni, Detti, Mitchell D`Arrigo, Pirozzi, Di Pietro e Carli (tutti con record personali abbattuti); oltre al gradito ritorno di Lestingi, bronzo nei 100 dorso. Ad Istanbul ne vedremo delle belle! Avanti così azzurri!
3.-Tennis: signori, prepariamoci ad un 2013 da “fuochi d’artificio”. E’ stata una settimana incredibile per i giovani azzurri. Filippo Baldi ha vinto in Messico dominando in modo impressionante il campo di partecipazione di un importante Grade 1 come quello della Yucatan Cup. Gianluigi Quinzi si è invece fermato solo in finale nel torneo professionistico Futures di Curico, in Cile, rimandando di poco l`appuntamento con la vittoria di un torneo Pro. Dopo 4 semifinali consecutive e questa finale in Sud-America, il marchigiano si aggirerà ora intorno alla 500esima posizione ATP, un vero miracolo considerata l`età (16 anni). E non solo: da gennaio, con ogni probabilità, Quinzi diventerà il primo under 18 del mondo, ma poco dietro, ci saranno lo stesso Baldi e i due brillanti classe 1995, Matteo Donati e Stefano Napolitano. Nel corso del 2013, dunque, potrebbe succedere che l’Italia si ritrovi con quattro giocatori (quattro!) under 18 tra i primi 10 del mondo. Non è fantascienza, ma la gradita realtà.
4.-Sport Invernali: è stato un week-end con più ombre che luci. Solo 2 podi nei vari circuiti di Coppa del Mondo, per di più dalle staffette miste (slittino e lo storico bronzo nel salto con gli sci), ma anche piazzamenti molto lontani dalle top 5. Si salvano Curtoni e Insam, quinte rispettivamente nel gigante di Aspen e nel salto con gli sci a Lillehammer. Settime le staffette di biathlon e fondo maschile, mentre in grave ritardo di condizioni troviamo gli slittinisti, incapaci di esprimersi al meglio nelle 2 manches di Igls, anche a causa della chiusura di Cesana Pariol. In questo momento siamo distanti anni luce dallo squadrone tedesco. Per non parlare poi dello speed skating, vera delusione di inizio stagione. Da evidenziare il ritorno alle gare di Pittin, con un dodicesimo posto che fa ben sperare in ottica mondiali della Val di Fiemme. Ieri, però, è arrivata una vittoria, ma nel circuito di Coppa Europa: successo di Michela Azzola nello slalom di Vemdalen (Sve). La Azzola ha già esordito nella prima squadra di CDM. Se son rose, fioriranno…

 

maurizio.contino@olimpiazzurra.com

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