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Un’Italia dalle due facce batte Tonga 28-23

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L’Italia del rugby apre con una vittoria il classico trittico di test match di novembre. La squadra guidata da Jacques Brunel si impone per 28-23 contro Tonga, che si conferma essere un avversario rognoso e scomodo. In un Rigamonti quasi sold-out, gli azzurri giocano un primo tempo indisciplinato e di sofferenza. Il cambio di ritmo avviene nella ripresa, dove i nostri gestiscono meglio la partita in attacco, sfruttando le carenze tattiche dei tongani.

Avevamo presentato Tonga come un avversario senza timori reverenziali e infatti le Ikale Tahi approcciano la partita con il piglio giusto, mostrandosi subito aggressivi e vogliosi. Tanti, troppi falli commessi dall’Italia, uno di questi regala un facile calcio da Fangatapu Apotokoa per il 3-0 iniziale. Gli azzurri, però, non tardano a rispondere:  all’8′, Lorenzo Cittadini blocca un calcio dentro i 22 tongani e schiaccia la facile meta del 5-3. Da questo momento, comincia la sfida al piede tra Apitokoa e Kris Burton, che piazzano in mezzo ai pali due penalty ciascuno. 11-9 Italia – nonostante l’ammonizione a Parisse – , un risultato che starebbe stretto a Tonga, capace di mettere alle strette gli azzurri, chiudendoli nei propri 22. Al 37′, tuttavia, la meta tongana arriva, con il pilone Sona Taumololo e Apitokoa trasforma. La nazionale è toccata nell’orgoglio e negli ultimi 3′ esce fuori prepotentemente, sfruttando una delle armi migliori, la maul. E’ dalla grande spinta prodotta da quest’ultima che Leonardo Ghiraldini riesce a perforare la resistenza degli uomini in rosso, marcando la seconda meta azzurra. La trasformazione di Burton chiude la prima frazione sul 18-16.

Nel secondo tempo cresce il calore del pubblico e cresce anche l’Italia soprattutto in fase offensiva. Più intraprendenza e pulizia e Tonga entra inevitabilmente  in difficoltà, consentendo a Burton di aggiungere allo score tre punti importanti. Gli isolani si spengono con il passare dei minuti anche in mischia e l’ingresso di Martin Castrogiovanni li annichilisce definitivamente. Il pilone italo-argentino è decisivo nel raggruppamento al 63′ che porta alla meta tecnica del 28-16. Tonga sembra ormai in riserva, ma una difesa italiana troppo soft consente agli ospiti di portarsi di nuovo sotto con la meta di Fetu’u Vainikolo. E’ solo una fiammata, perché i pacifici non si affacciano più nei 22 azzurri. La partita scivola via tranquillamente per la nostra nazionale, anche se resta il neo di non aver sfruttato alcune occasioni per chiudere l’incontro. Man of the match Lorenzo Cittadini.

Vittoria fondamentale per mantenere l’11esimo posto nel ranking, insidiato proprio da Tonga. Tanto da migliorare, soprattutto sul piano mentale. L’indisciplina del primo tempo e la sufficienza nell’ammazzare la partita nel secondo potrebbero costare care contro altre squadre. Tra una settimana a Roma arrivano gli All Blacks e le brutte figure non saranno accettate.

Foto: mondovale.corriere.it

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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