Pallavolo
Volley, Travica risponde allo striscione del PalaTrento
Osmany Juantorena ha ricevuto il passaporto italiano da circa un mese. Il giocatore d’origine cubano è diventato a tutti gli effetti un nostro connazionale e quindi convocabile da Mauro Berruto per la Nazionale Italiana maschile di Pallavolo.
Dragan Travica, palleggiatore azzurro, si è espresso già in materia sollevando parecchi dubbi. Noi aggiungiamo che lo stesso Juantorena non pare molto convinto di indossare la prestigiosa maglia.
Domenica si è disputato il big match tra l’Itas Diatec Trentino (squadra del neo-italiano) e la Lube Banca Marche Macerata (team di Travica, nonchè campione d’Italia in carica). La tifoseria dei Campioni del Mondo ha esposto uno striscione con le seguenti parole (grassetto e maiuscolo non nostri):
“Fiona May inglese naturalizzata italiana. Josefa Idem tedesca naturalizzata italiana. Marcello Fiasconaro nato in Sudafrica da genitori italiani. Michal Lasko polacco naturalizzato italiano. Dragan Travica croato, nato a Zagabria, naturalizzato italiano nel 2004. Ivan Zaytsev figlio di genitori russi dal 2008 cittadino italiano. Ecco alcuni dei TANTISSIMI che hanno fatto vincere L’ITALIA e la lista potrebbe continuare. Osmany Juantorena naturalizzato italiano. L’ULTIMO anche lui potrebbe farla vincere… ma perché per Dragan Travica, solo L’ULTIMO non è italiano DOC?”. Cliccate qui per vederlo.
Ieri è arrivata la risposta di Travica attraverso il suo blog su Panorama: “Avrebbe dovuto essere spettacolo e spettacolo è stato. Trento micidiale all’inizio, poi noi, che risorgiamo come la fenice, infine il tiebreak vinto dai padroni di casa. In campo si è visto grande sport.
Pongo l’attenzione sullo striscione chilometrico esposto al gremito PalaTrento che credo molti abbiano visto. Non lo riporto per intero perché non vorrei commettere errori, non me lo ricordo con precisione e non voglio nemmeno rispondere. Per ora. Verrà il momento giusto. Però, lascio un piccolo – ma enorme – appunto per chi vuole sapere la verità. Una millimetrica parte della verità. Io non sono stato “naturalizzato nel 2004″, come recitava lo striscione: ho indossato per la prima volta la maglia azzurra nella selezione pre juniores della Nazionale italiana di pallavolo all’età di 15 anni!!! Inoltre, non ho mai, ripeto mai, inoltrato richiesta a chissà quale organo giuridico per diventare cittadino italiano. Sulla questione verrà fatta luce, come dicevo sopra, al momento giusto, se mai ci sarà. Step by step! L’Italia è un paese democratico e chiunque ha il diritto di avere un’opinione; secondo me, addirittura, spesso dovrebbe sentirne il dovere! Ovviamente, sempre espressa con educazione.
Concludo con la cosa più importante: sono fiero della squadra, della Lube e soprattutto del comportamento e della sportività che ha dimostrato in campo… e fuori. Un grande team (e non parlo di chi la domenica indossa maglietta e pantaloncini) si vede soprattutto in queste situazioni e noi, lo dico con grande egoismo, lo siamo”.
Vedremo come andrà avanti. Ad ognuno le proprie considerazioni ed opinioni. Intanto stasera entrambe si giocano il primato dei rispettivi gironi di Champions League, prima di ributtarsi nel rush finale del girone d’andata del campionato.