Beach Volley
Beach volley, la grande stagione di Cicolari/Menegatti
È stato un 2012 magico per il beach volley italiano. Due coppie azzurre qualificate ai quarti di finali ai Giochi Olimpici: Daniele Lupo/Paolo Nicolai e Greta Cicolari/Marta Menegatti. Sono state, però, soprattutto le ragazze ad esplodere durante questa stagione.
La crescita del duo azzurro è veramente esponenziale e la promessa che le due belle si erano fatte meno di due anni fa è stata pienamente mantenute: entrare nel gota della disciplina. Ci sono riuscite alla grande con un’evoluzione di gioco esplosiva, con un’intesa d’altissimo livello, con un affiatamento tra i migliori del circuito. Non si improvvisano certi risultati se non si capiscono al volo movimenti ed intenzioni della compagna: se una attacca l’altra deve sapere che spazio coprire, quando una serve l’altra deve sapere dove posizionarsi, quando una cerca il muro l’altra deve prevedere un’eventuale seconda risoluzione.
Il risultato di Londra è sicuramente storico (tra l’altro si sono fermate solo di fronte alle super campionesse statunitensi, altrimenti il podio era alla loro portata), ma è frutto di un durissimo lavoro fatto dalla bergamasca e dalla polesina. Le due si passano otto anni di differenza (Greta è una classe ’82, Marta una ’90), ma tra i granelli sembrano due coetanee che volano sulle ali dell’entusiasmo e che si aiutano a vicenda (come dimenticare le lacrime della Menegatti in Gran Bretagna durante l’incontro con l’imbattibile armata a stelle e strisce?).
Nel 2011 avevano sì conquistato l’oro agli Europei e avevano ottenuto il primo podio nel Grande Slam, ma dobbiamo assolutamente sottolineare quanto fatto vedere in questa stagione. Due secondi posti un terzo e un quarto nel massimo circuito mondiale. A Pechino e a Jablonski si sono mangiate le mani per come hanno buttato via la finale (specialmente in Polonia), a Berlino abbiamo apprezzato la voglia di riacciuffare un torneo vincendo la finalina di consolazione, mentre a Roma si sono fatte prendere dalla grande emozione di giocare in casa e in semifinale si sono bloccate per loro stessa ammissione. Il quinto posto finale nel ranking è molto soddisfacente, reale metro di una coppia che si è tolta parecchie soddisfazioni e che ci ha fatto divertire. E non hanno disputato l’ultima tappa in Thailandia per sistemare alcuni piccoli acciacchi (in seguito Greta si è anche operata per aggiustare la propria vista) altrimenti sarebbero entrate agevolmente nella top4. Le azzurre ci sono eccome.
Ora manca solo l’acuto della vittoria, ma andando avanti così non tarderà ad arrivare. Intanto passeranno delle buone feste con i 136500 dollari (di premi) guadagnati nell’anno solare e poi si ributteranno sotto con gli allenamenti, come loro consueta abitudine da grandi professioniste quali sono.
stefano.villa@olimpiazzurra.com