Atletica
Election day Atletica, Arese: “Lascio con commozione”
Il giorno tanto atteso è arrivato. In una domenica di passione si stanno per cambiare i vertice della Federazione Italiana d’Atletica Leggera. Cosa cambierà lo vedremo nei prossimi mesi. Intanto Franco Arese lascia, commosso, la presidenza dopo otto anni alla guida del movimento.
Il campione europeo dei 1500 metria Helsinki 1971, tra gli applausi, si è prolungato in un lungo discorso alla prima uscita dopo una lunga pausa per malattia: “Quando si sta male si ha molto tempo per pensare, soprattutto di notte. E ho pensato molto all’atletica, ai cinquant’anni che ho passato, in vario modo, in questo ambiente. E dico: ho dato molto, ma credo di aver comunque ricevuto più di quanto abbia dato. L’atletica? Per me è stare sul campo: e dovremmo tutti tornare a questa dimensione, dirigenti, tecnici, atleti. Oggi si fanno troppe parole, si scrivono commenti, si mandano messaggi, email… si è perso troppo tempo in questo, piuttosto che sul campo. L’esempio, per me, è Fabrizio Donato: un grande atleta, serio, di molti fatti e poche parole, assistito da un tecnico preparato e una società organizzata”.
Poi, per fortuna, un mea culpa su alcune cose che non sono andate nel verso giusto, ma continuando a difendersi…: “Potevamo, insieme al Consiglio, fare meglio, credo che questo sia chiaro. Nessuno, a cominciare da me, vuole dire che tutto sia andato come nelle previsioni. Ma sono state fatte tante cose. Ci siamo mossi in un contesto difficile, con una riduzione del budget superiore al 30% nel confronto tra 2005 e 2012. E lasciamo una federazione sana, con i conti in regola; per una scelta etica non abbiamo voluto toccare il patrimonio, che anzi è cresciuto del 45% nell’ultimo quadriennio. Sono risorse che consentiranno all’atletica italiana di affrontare al meglio gli anni difficili che ci attendono”.
Menzione di merito a cinque giovani su cui puntiamo molto (Daniele Greco, Gianmarco Tamberi, Alessia Trost, Stecchi, Josè Bencosme) e il riferimento al Golden Gala, quello sì fiore all’occhiello del nostro movimento. “Il Golden Gala, nell’ultimo triennio, è cresciuto in modo straordinario: quest’anno, siamo riusciti a portare oltre 50.000 spettatori allo stadio Olimpico, anche grazie alla partnership con il CONI. E su questo punto, lasciatemi dire: ma dove lo si può trovare, oggi, un socio, di quell’esperienza e capacità, disposto ad accollarsi in eguale misura costi e ricavi? Restando comunque proprietari del meeting, ditemi, dove lo avremmo mai trovato?”.
“Devo però anche togliermi un sassolino riferito al rapporto dell’Asics con la Federazione. Per anni ho subito attacchi vergognosi, che mi hanno fatto male. Io sono conosciuto come un professionista serio. L’Asics è sponsor della Fidal dal 1997, ben prima che io diventassi presidente. In questi anni l’azienda ha portato alla Federazione oltre 9 milioni di Euro di sponsorizzazione, ma voglio dirvi che, stanco delle polemiche, prima dell’ultimo rinnovo (con Asics Europa, non con la società che presiedo, che è Asics Italia), avevo chiesto di non proseguire nel rapporto. Il Consiglio, all’unanimità mi ha invitato ad andare avanti, dopo che la gara europea per lo sponsor tecnico era andata deserta. Questa è la verità”.
Considerazioni e opinion a vobis. Per i risultati dell’elezione vi rimandiamo nel corso del pomeriggio: l’assemblea è appena iniziata.