Sci Alpino
Gigante: super Ligety, ma è grande Italia. Simoncelli terzo!
Dopo due storici Innerhofer e Marsaglia, non riesce all’Italia la tripletta nell’Impero azzurro di Beaver Creek. A rompere il sogno ci pensa uno stratosferico Ted Ligety nello slalom gigante di casa: lo statunitense sembra essere l’unico a riuscere a tirare fuori il meglio di sè con i nuovi materiali, pennellando curve perfette, come un compasso disegna traiettorie imprendibili per chiunque. Senza sciancratura solo la sua classe riesce a controllare un tracciato cambiato rispetto alla prima manche, sicuramente più veloce e con alcune porte più distanti, frutto di una pista che poco si addice alla disciplina specifica.
I distacchi inflitti agli avversari sono imbarazzanti: non quanto quelli visti a Soelden, ma poco ci manca visto che vince con 1.76 su Marcel Hirscher. Dietro, però, è una grande, immensa Italia.
Davide Simoncelli è stoico. Dopo un’estate che l’ha costretto praticamente a letto, si rivede in piste, conduce due manche letteralmente spettacolari e rivede quel tanto sospirato podio due addirittura tre stagioni. Il terzo posto raccolto oggi è insperato e vale quanto e più di una vittoria. Con una condotta perfetta, scaricando tutto quello che aveva in corpo, raccoglie i meritati frutti in 2.27.66 indimenticabili.
Manfred Moelgg si fa valere nella prima parte di gara, con un mix di aggressività e velocità. Cede parecchio nel secondo intermedio, poi segue i “binari” del finale segnatissimo della pista e conclude al quarto posto soffiando la piazza ad Alexis Pinturault che paga un brutto ingresso nel muretto finale.
Massimiliano Blardone chiude al nono posto col tempo di 2:28.87, autore di una bellissima rimonta che lo riscatta alla grande. Partito parecchio aggressivo con l’obiettivo di recuperare l’errore della prima manche, prende parecchia velocità iniziale, commette un errore evidente, non interpreta al meglio il muro centrale anche se riesce a pennellare al meglio il finale.
Interessante duello tra Aksel Lund Svindal e Ivica Kostelic per raggranellare il maggior numero di punti possibili in ottica Sfera di Cristallo generale. A spuntarla è il norvegese che conclude la propria fatica in un’importantissima (e insperata) sesta piazza (2:28.34), mentre il croato non butta giù gli sci al meglio e paga parecchio (tredicesimo, 2:29.24). Schoerghofer stava ritornando alla grandissima, ma poi ha commesso un gravissimo errore.
Reich e Neureuther, invece, sbagliano sostanzialmente nello stesso punto e arrivano al traguardo parecchio attardati.
Florian Eisath ha sentito la pressione, sbagliando completamente entrambi i segmenti: ci attendevamo molto di più.