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La Fenninger è gigante a Semmering

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Il gigante di Semmering è ritmo, potenza, regolarità tra una porta e l’altra, linee strette da mantenere senza perdere velocità perché la pendenza è poca: bisogna essere leggere, leggiadre, danzare tra i pali. Anna Fenninger esprime al meglio queste caratteristiche: la giovane austriaca, spinta dal pubblico di casa (forse un po’ meno dalla stampa locale, che certo non la stima), porta a casa due manche al limite della perfezione, chiuse col tempo complessivo di 2:13.09, qualcosa come un secondo e un decimo meglio della “solita” Tina Maze. Terza Tessa Worley a +1.18, davanti alla tedesche Riesch e Rebensburg. Per la Fenninger si tratta della seconda vittoria in carriera, esattamente 365 giorni dopo quella ottenuta a Lienz, nella prova che si alterna, di anno in anno, con Semmering.

Tra le azzurre, Nadia Fanchini cambia atteggiamento tra una prima prova piuttosto sulla difensiva e una seconda nella quale, finalmente, si rivede il suo consueto coraggio, pur con qualche errore che deriva proprio da una maggiore aggressività: la camuna termina in dodicesima piazza, e può davvero essere contenta per questa sua performance, la migliore della stagione.

Irene Curtoni non è certo aiutata dal dio Eolo in entrambe le situazioni, e qualche piccola imperfezione fa il resto: la valtellinese, alla fine, è sedicesima, con davvero un buon numero di rimpianti.  Denise Karbon è più fortunata nella seconda manche, dove trova condizioni migliori, riuscendo a scalare qualche gradino sino al diciannovesimo postoManuela Moelgg si inchioda sul piano nell’ultima parte di gara e vanifica così una prestazione che altrimenti sarebbe stata da top ten, terminando al ventinovesimo posto, subito davanti ad una Lisa Agerer, qualificata per un soffio tra le trenta, che conferma dunque le difficoltà di un momento non proprio esaltante, facendo fatica a trovare velocità e ritmo.  Non passano alla seconda manche Elena Curtoni, Sofia Goggia e Francesca Marsaglia.

Domani, in notturna, è in programma uno slalom speciale.

foto tratta da sportdhwals.com

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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