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Heineken Cup: a Leicester non basta un super Benetton

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Aggressivi, mai domi, sempre pericolosi in attacco, bravi nel reagire dopo ogni meta incassata. Tutto questo è stato il Benetton Treviso quest’oggi, nella cornice di Welford Road. Di fronte c’era il Leicester, forse il club inglese più nobile, alla vigilia dato – a ragione – come strafavorito. E il campo ha tenuto fede ai pronostici, con la vittoria dei Tigers, ma con un arbitro maggiormente responsabile vi avremmo potuto raccontare forse di un’impresa storica dei Leoni della Marca. La storia non si fa con i ‘se’ tanto meno con i ‘ma’, resta il fatto che il XV trevigiano ha dimostrato ancora una volta tutta la sua forza, anche contro una formazione di ben altra categoria.

Tra le fila dei Leoni, cambio dell’ultimo minuto in prima linea. Non ce la fa Alberto De Marchi, rimpiazzato da Bees Roux.
30″ e subito primo banco di prova per James Ambrosini. Leicester regala un penalty al giovane numero 10 che però sciupa malamente. Partenza grintosa del Benetton, vicino alla meta dopo aver stazionato per alcuni minuti nei 5 metri avversari. Regge la difesa, con placcaggi efficaci e buon avanzamento, ma è in mischia che si soffre. E al 16′ è proprio il pack dei Tigers a sbloccare il match con una meta di punizione. Ambrosini avrebbe un’altra occasione per centrare i pali, ma l’esito è pressoché identico alla punizione precedente. Intanto, i trequarti di Leicester salgono in cattedra: il gioco alla mano è ottimo da parte di tutti, aggiungeteci un pizzico di fortuna ed ecco che Manusamoa Tuilagi può aggiungere ulteriori cinque punti allo score. Al 27′, Franco Smith rimpiazza un acciaccato Ambrosini con Beto Di Bernardo e da qui la partita comincia ad assumere dei connotati diversi, anche se la meta di Salvi sembra allontanare sempre di più il Benetton. Ma al minuto 31, Dean Budd decide di dare una svolta alla partita, marcando i primi punti per la franchigia veneta (17-7). E’ ancora Salvi, però, a punire i trevigiani, realizzando la doppietta personale e regalando il punto di bonus agli inglesi già al 38′ (26-7). Il primo tempo si chiude con il primo regalo dell’arbitro Clancy a Leicester, per una meta non convalidata a Vosawai.

I Leoni sono protagonisti di un inizio pimpante anche nei primi 10′ della ripresa, che sfocia nella meta di Lorenzo Cittadini, bravo a concretizzare un contrattacco degli “azzurri”. Tigers che, come nel primo tempo, progressivamente prendono le misure al Benetton e guadagnano metri su metri, fino ad ottenere il sin bin di Favaro. E Castrogiovanni&co. sfruttano immediatamente la superiorità, marcando la quinta meta con Matt Smith.
Saranno gli ultimi punti della squadra di casa, perché la franchigia veneta rimane in partita e comincia monopolizzare il gioco. Prima Di Bernardo porta tre punti importanti a referto, poi Clancy ci mette di nuovo lo zampino, non concedendo una meta all’ottimo Ugo Gori per un presunto ‘in avanti’. E’ Cristian Loamanu, 2 minuti più tardi, ad andare nuovamente oltre la linea, questa volta con l’approvazione del TMO. Gli inglesi patiscono terribilmente il ritmo incalzante degli ospiti, che arrivano a -8 con il penalty di un brillante Di Bernardo, per il 33-25. Un risultato che poi sarà quello definitivo, perché i Tigers riescono a controllare le avanzate avversarie negli ultimi minuti, scacciando via i timori di una possibile – e incredibile – rimonta. Paradossalmente, il Benetton torna a casa a mani vuote, senza nessuno dei due punti di bonus che, invece, avrebbe meritato pienamente.

Foto: rugby1823.blogosfere.it

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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