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Il miglior sportivo italiano dell’anno per Olimpiazzurra è…

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Dopo aver presentato la top ten femminile (cliccate qui per leggere l’articolo) oggi vi offriamo la classifica dei migliori sportivi italiani maschili secondo la redazione di Olimpiazzurra.

 

And the winner is… Niccolò Campriani. Il fiorentino è stato l’unico a conquistare ben due medaglie (individuali) all’Olimpiade e per questo motivo si merita assolutamente il premio. Il venticinquenne ha dominato la sua carabina50 metri tre posizioni: i suoi tiri sono stati costantemente di ottima fattura, la sua mira ovviamente da cecchino, la freddezza quella dei giorni migliori. E dietro alla sua testa pelata si nasconde anche una grande simpatia e una grande intelligenza da ingegnere consumato nelle Università statunitensi. Qualche giorno prima si era pure messo al collo l’argento nella carabina 10 metri: peccato per aver buttato il metallo più pregiato con un paio di tiri di finale non all’altezza.

 

Il gradino d’onore è sicuramente per Alex Zanardi. Per l’immenso coraggio, per la voglia di vivere che sprizza da tutti i pori, per il talento, per il non arrendersi mai. Il nostro miglior atleta paralimpico si è reinventato dopo il bruttissimo incidente nella Formula CART che gli tranciò le gambe. Il bolognese si è rimesso in pista e, dopo una carriera continuata nelle Gran Turismo, ci ha riprovato con l’handbike e ha conquistato due ori e un argento alle Paralimpiadi di Londra.

 

Completa il podio Daniele Molmenti. Uno dei grandi personaggi usciti da Londra. Talentuoso quanto simpatico, le sua manche nella canoa slalom rimarranno nella storia di questo sport e non solo. Il suo oro nella disciplina è indimenticabile, come lo è il suo grande slam, come lo è la sua grinta coinvolgente. Poi conquistare il massimo trionfo proprio il giorno del tuo compleanno (il ventottesimo) è qualcosa che non ha prezzo. Chissà se Flavia Pennetta gli avrò concesso l’appuntamento galante che il ragazzo di Pordenone le aveva chiesto…

 

Quarto posto per un super Carlo Molfetta. Quante emozioni che ci ha fatto vivere a Londra. Oro nel taekwondo, nella massima categoria di peso. Il primo per l’Italia. Solo per questo entrerà nella storia del nostro Paese. Dobbiamo poi spiegare come ha trionfato: con una semifinale da brividi vinta all’ultimo secondo e con una finale in rimonta da cardiopalma per uno dei sucessi più belli di tutta l’Olimpiade. Sarà merito suo (e di Mauro Sarmiento, bronzo) se questa stupenda disciplina riuscirà a diffondersi come merita in Italia.

 

Completa la top five Roberto Cammarelle. Il più grande pugile dilettante di sempre ha subito una sonora ingiustizia sul ring di Londra. Dopo aver vinto l’oro a Pechino, il ragazzone di Cinisello si ripresentava per uno storico bis ma alcuni giudici hanno pensato bene di privarlo di un titolo più che meritato. Il verdetto era sotto gli occhi di tutti, ben evidente e lampante ma qualcuno ha preferito girarlo per chissà quale motivo. La nostra quinta posizione è un incoraggiamento: ci ha emozionato e il campione olimpico morale è lui! Peccato non vederlo a Rio per i nuovi limiti di età imposti dalla Federazione Internazionale.

 

Sesta e settima posizione per due grandi schermitori. La sciabola a Londra non ha deluso e allora premiamo Diego Occhiuzzi ed Aldo Montano. Il napoletano si è reso protagonista di una grandissima cavalcata interrotta solo in finale, forse per appagamento più che altro. Il livornese, invece, ha deluso parecchio nella prova individuale ma si è riscattato alla grande nella competizione a squadre dove ha letteralmente trascinato i compagni al bronzo, replica della medaglia conquistata a Pechino.

 

Ottavo posto per lo Squalo di Messina. Un fantastico Vincenzo Nibali è riuscito a salire sul podio al Tour de France, massima competizione ciclistica a tappe. Il siciliano era praticamente da solo contro l’armata Sky e poco ha potuto fare contro Wiggins per puntare a qualcosa più in alto, specialmente a causa delle cronometro. In salita ci ha provato, anche con qualche scatto, mettendo la testa fuori. È maturato definitivamente e il cambio di casacca (nel 2013 sarà un Astana) potrebbe giovargli e potrebbe proiettarlo davvero verso il vertice: la Grand Boucle non sorride all’Italia addirittura dal Magico Pantani 1998.

 

Nona posizione per l’uomo che ha salvato l’atletica italiana. Fabrizio Donato ha smascherato i deludenti risultati del nostro movimento ai Giochi (e non solo) conquistando un super bronzo nel salto triplo. A trentasei anni il laziale si è inventato una nuova carriera dopo i tanti infortuni che ne hanno funestato la crescita. La nostra bandiera c’è e tiene alto il tricolore. Certo ora servirà una rifondazione per il settore. Andrea Lalli agli Europei di campestre sembra aver indicato la via giusta…

 

Chiude la nostra classifica Simone Farina. Lui denuncia scommesse e combine nel mondo del calcio italiano. Il premio? Sostanzialmente una radiazione dal sistema del nostro Paese… Applaudito da tutti, nessuno lo ha appoggiato, anzi… Ora è in Inghilterra, quasi schifato dai suoi ex colleghi…

La classifica finale

1) Campriani
2) Zanardi
3) Molmenti
4) Molfetta
5) Cammarelle
6) Occhiuzzi
7) Montano
8 ) Nibali
9) Donato
10) Farina

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