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Ciclismo

Imprese dell’anno: il terzo posto di Nibali al Tour

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Uno dei momenti sportivi più emozionanti in questo 2012 che si avvia alla conclusione è stato senza dubbio vedere Vincenzo Nibali salire sul podio dei Campi Elisi, al terzo posto del Tour de France.

Intendiamoci, questa edizione della Grande Boucle non verrà certo ricordata tra le più sensazionali della storia: ma lo Squalo dello Stretto ha portato a casa un risultato davvero prestigioso, entrando nel ristretto club di atleti capaci di salire sul podio in tutte e tre le grandi corse a tappe. Un Tour che aveva un dominatore in partenza e che lo ha mantenuto tale sino a Parigi, perché Bradley Wiggins, su un percorso così agevole, non poteva certo pensare di perderlo: in più, la straordinaria forza del team Sky-era dai tempi della derelitta US Postal che non si vedeva uno squadrone così affiatato-ha permesso di controllare la corsa sin dalle primissime fasi. Eppure, Vincenzo Nibali è l’unico che ha provato a spezzare un copione già scritto, chiuso e sigillato.

Ci ha provato sulle Alpi e sui Pirenei, in salita e in discesa: da solo, rigorosamente da solo, perché Cadel Evans è saltato presto e la sua Liquigas-compreso Ivan Basso-gli ha dato una mano davvero ridotta. Era da solo contro l’armata Sky, contro due corridori in particolare-Wiggins e Froome-che sembravano progettati meccanicamente, senza margine di errore, senza mai andare in difficoltà. Ci ha provato con il cuore e con le gambe, con quel pizzico di follia che non gli è mai mancata, sin dalle categorie giovanili, e che lo porta sempre all’attacco…anche a 60 km dal traguardo. Alla fine, il siciliano ha ottenuto il terzo posto a 6’19” da Wiggins, un distacco maturato essenzialmente nelle cronometro dove il Cavaliere di Sua Maestà era davvero irresistibile.

Vincenzo Nibali ha cambiato casacca per il 2013, approdando all’Astana, simbolo del ricco (e gelido) Kazakistan: agli ordini di Giuseppe Martinelli, uno che ha esaltato Pantani e Contador, potrà riprovare l’assalto alla maglia gialla.

foto tratta da cyclingnews.com

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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