Precisione

Niccolò Campriani e la sua cavalcata verso l’oro!

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Un oro e un argento, questo il bilancio dei Giochi Olimpici di Londra 2012 per Niccolò Campriani. Il secondo, arrivato lunedì 30 luglio nella carabina 10 metri, aveva lasciato un po’ di amaro in bocca, in quanto il toscano stava guidando la competizione fino al penultimo tiro, quando è stato scavalcato dal rumeno Alin Moldoveanu, che ha concluso la sua gara sul gradino più alto del podio.

Questo, teoricamente, avrebbe potuto abbattere l’azzurro, che una settimana dopo si è ripresentato sulla piazzola di tiro per la “3 posizioni“. Niccolò, invece, sembra essersi trasformato in una macchina, raggiungendo il nuovo record olimpico nei tiri di qualificazione e gettando solide basi per il successo finale, facendo la differenza specialmente nei tiri a terra e in ginocchio, grazie ai quali ha staccato tutti gli avversari di otto punti. I tiri di finale sono quasi sembrati una formalità: il distacco accumulato dal tiratore azzurro nella prima fase di gara si è ridotto, ma la medaglia d’oro non è mai sembrata in discussione. Una vittoria meritata, strameritata, in una specialità che fino a qualche mese prima non era la sua preferita. Frutto dell’allenamento e di un talento innato che dovrebbe gareggiare quantomeno fino a Rio 2016.

I successi di Campriani, il numero uno del movimento italiano nel tiro a segno, sono il simbolo di tutti quegli atleti che vengono ricordati solamente in occasione delle Olimpiadi nonostante prevalgano nei loro settori di appartenenza. Campriani ci ha fatto conoscere meglio il tiro a segno portandolo a livelli di eccellenza anche in Italia: non sprechiamo questo fantastico patrimonio sportivo dimenticandolo per i prossimi 4 anni!

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Uits

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