Sci Alpino
Paris doma la Stelvio: è nato un campione!
Emozioni a non finire sulla Stelvio, una delle piste più spettacolari del Circo Bianco: e sono emozioni tinte d’azzurro, perché la squadra italiana esalta il pubblico valtellinese con un’altra prestazione eccellente. Il solista che concretizza le grandi attese tricolori si chiama Dominik Paris: non un nome nuovo, ma un ragazzo in cerca della definitiva consacrazione, dopo quel podio ottenuto a Chamonix quasi due anni fa.
Lui e l’austriaco Hannes Reichelt hanno poco in comune, per quanto riguarda le rispettive carriere e le evoluzioni tecniche (il salisburghese nasce gigantista, il nostro come un fenomeno della scorrevolezza), ma oggi condividono una vittoria ex aequo clamorosa. L’azzurro domina infatti sul Coston e il Feleit, i curvoni in controprendenza del finale, sfoggiando appieno quelle grandi doti tecniche affinate e perfezionate nel corso dell’estate che lo hanno reso un discesista completo: Paris ferma i cronometri sull’1:58.62, lì agganciato da un Hannes Reichelt che per lunghi tratti sembra voler spezzare il sogno azzurro, sciando in modo quasi perfetto sino all’ultima curva…dove, con una linea troppo larga, getta al vento mezzo secondo di vantaggio. La suspance e le emozioni mettono a dura prova le coronarie di tutti gli appassionati, perché ad appena un centesimo dal duo di testa c’è Aksel Lund Svindal, e a due centesimi c’è Klaus Kroell: sì, quattro campioni in due centesimi, qualcosa di incredibile.
Anche il resto della squadra azzurra ha buoni motivi per gioire, pur con qualche rimpianto. Werner Heel non si fa condizionare dall’interruzione-dovuta alla caduta di Sporn-che lo blocca in partenza: quando è il suo turno, il ragazzo della Val Passiria sfodera tutta la tranquillità ritrovata in questa stagione con una prova di alto livello, pur con una sbavatura sul Coston, e chiude in sesta posizione a 42/100 dai vincitori. Christof Innerhofer, limitato dal mal di schiena, compromette la sua gara con un errore nel salto iniziale e una frenata nel piano dopo la Carcentina, ma si difende egregiamente terminando in nona piazza a 67/100. Anche Peter Fill sbaglia sul piano e deve accontentarsi dell’undicesimo posto, staccato di 99/100. Indietro invece Siegmar Klotz, che paga troppe indecisioni, chiudendo ventinovesimo a +2.44; fuori dai punti Silvano Varettoni.
Che Stelvio, che spettacolo, che Italia. L’incantata cornice della Valtellina ha fatto da sfondo ad una gara che, in quanto a emozioni, entra di diritto nella storia dello sci: ed entra di diritto nella storia dello sci azzurro, per la consacrazione di un ragazzo che, nei prossimi anni, ci farà davvero divertire.
foto tratta da saslong.org
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