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Pro12: top&flop della 10^ giornata

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TOP

Benetton Treviso

Edoardo Gori: un lusso per il Benetton, che si ritrova tra le mani il miglior mediano di mischia d’Italia, tra l’altro 22enne. Ugo è protagonista ancora di una partita sontuosa, per concretezza e vivacità. Il presente e il futuro.

Alberto Sgarbi e Cristian Loamanu: il nazionale azzurro conferma la crescita dell’ultimo periodo, soprattutto nell’handling. Per il resto non lo scopriamo certo ora: sempre preziose le sue cariche contro la linea avversaria. L’australiano, dal canto suo, ha trovato la sua posizione migliore probabilmente. Nonostante non faccia il fenomeno, marca due mete, un segnale positivo per il futuro. Una coppia di centri davvero interessante, Tommy Benvenuti è avvertito…

Tobie Botes: Gori gli è superiore, è acclarato. L’italo-sudafricano, però, in futuro potrebbe rivestire un ruolo importante partendo dalla panchina, proprio come contro i Dragons, quando il suo ingresso dà ulteriore brio all’attacco trevigiano. La meta, poi, è un piccolo capolavoro.

Zebre

I primi 25′: è il lasso di tempo durante il quale i bianconeri cercano di spaventare il Leinster (primi 7′) e resistere alle loro offensive. La difesa è buona, solida, anche se con qualche sbavatura. L’atteggiamento iniziale un po’ svagato degli irlandesi non le rende troppo visibili, almeno fino alla meta di Conway.

FLOP

Benetton Treviso

Killer instinct: una squadra che segna cinque mete in una partita ne dovrebbe avere in abbondanza, ma non il Benetton. Troppi i minuti trascorsi a dominare nel primo tempo senza fare punti; sopratutto, la meta di McLean è arrivata dopo 10′ di possesso palla sterile.

Zebre

Daniel Halangahu: il ruolo di apertura è quello che più si addice alle sue caratteristiche, ma non sembra portargli molta fortuna. Ancora una volta impalpabile, impreciso sia nel gioco al piede che alla mano.

Mauro Bergamasco: il fisico, ormai, non regge più certi ritmi e certi colpi. L’età inesorabilmente avanza e del vero BergaMirco sembra non rimanere che il ricordo.

Matteo Pratichetti: inesistente è sempre un termine duro da affibbiare ad un giocatore, ma in questo caso è l’ideale per il centro romano. Dalle sue parti, l’attacco guidato da Sexton può scorrazzare liberamente.

Foto: bbc.co.uk

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

 

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