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Volley femminile, crisi canaglia: Crema dà l’addio alla A1

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Crema saluta il massimo campionato di pallavolo. No, purtroppo non è una retrocessione sul campo. Siamo solo a Natale, non a maggio. I problemi sono ben altri: difficoltà economiche. La compagine lombarda non riesce ad affrontare la serie A1, dopo una serie strepitosa di promozioni consecutive.

E per la seconda stagione consecutiva il girone di ritorno sarà azzoppato. Dodici mesi fa era toccato a Conegliano (poi rientrata a settembre), oggi a Crema. E allora c’è qualcosa che non va, perchè i soldi (e altro) non spariscono dal pomeriggio alla sera. Tutto nasce necessariamente mesi e mesi prima. Quindi di chi sono le colpe? Della società certamente che non ha saputo tener fronte alle promesse fatte (nei confronti delle giocatrici, soprattutto, e dei tifosi), ma in particolar modo di una Lega che non ha saputo vigilare correttamente.

 

Si era detto che certi casi non si sarebbero più visti, che tutto sarebbe stato regolare, che i campionati non sarebbero stati più falsati, che la competizione sarebbe risultata di altissimo livello. Nulla è stato chiaramente mantenuto e si è ingannata la passione di migliaia di persone che riempiono i palazzetti (viaggiamo su una media di 3000 paganti ad incontro), di chi segue magari un po’ più distaccato attraverso i media, semplicemente del secondo/terzo (la “battaglia” col basket è sempre sul filo del rasoio) sport di squadra più diffuso nel nostro Paese. L’accusa principale, come hanno fatto già altre testate, è certamente da rivolgersi a Mauro Fabris che non ha avuto abbastanza polso in diverse occasioni. Come ben sappiamo, però, dietro a un Presidente c’è tutto un entourage che coordina e regola: ecco appunto…

Tasso tecnico indubbiamente calato nel corso degli anni (sul quanto sta ad ognuno esprimerlo, per noi 3-4 grandi squadre ci sono, il centro classifica naviga così così, il fondo lascia a desiderare) e altre negatività in sei anni di mandato, ma non è questo il luogo per esprimerle: ci ritorneremo.

 

Non è questione di cattiveria, ma certe situazioni vanno risolte in maniera ben diversa non proponendo fantasticherie che nemmeno un ipotetico Fantavolley avrebbe immaginato. La più “bella” è proporre un passaggio di franchigia a Frosinone, club che milita in A2 e che quindi avrebbe dovuto abbandonare la serie, e poi… Le risate le lascio a voi.

Con Bologna praticamente tagliata fuori da ogni gioco (un solo punto in undici giornate), ci troveremo a vedere in campo solo 10 squadre e cinque  partite (o meglio quattro e mezza) ogni domenica. No, non lo meritiamo. E non lo meritano soprattutto le ragazze.

 

Come se non bastasse anche Modena mostra i primi scricchiolii. Le giocatrici non si sono allenate per una decina di giorni, si sono presentate a Busto e hanno fatto un partitone. La squadra è ottima e non è giusto che la storia finisca male. Se succedesse sarebbe veramente una comica. Brutta!

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

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