Atletica
Atletica, Alessia Trost: voilà! Un volo a 1.98
Alessia Trost. Boom, boom! Doveva essere un semplice rodaggio d’inizio stagione, ma la saltatrice friulana ha iniziato il 2013 con un botto fragoroso. La grandissima promessa dell’atletica leggera italiana fa il decisivo salto di qualità, qualche mese prima di quanto ci aspettassimo.
Al Pala Bernes di Udine vola a un importantissimo 1.98. Personal Best! È un decisivo balzo in avanti rispetto all’1.92 che aveva ottenuto a Gorizia il 19 maggio, tre centimetri sopra quell’1.95 mancato di un soffio ai vittoriosi Mondiali Juniores di Barcellona e che l’avrebbero spedita ai Giochi Olimpici.
La progressione di giornata è stata di assoluto rilievo, soprattutto se consideriamo il momento della stagione: ingresso a 1.75, pura formalità fino a 1.85, poi 1.90 realizzato al secondo tentativo. Immediato 1.95, ma la ventenne non si accontenta. Fa alzare ancora di più l’asticella e la supera alla terza prova, dimostrando grandissima freddezza e con parecchia luce tra sé e la barriera. Poi arrivano pure due approcci ai sempre fatidici2 metri, quella misura che al femminile rappresenta la soglia da superare per entrare nell’elite della specialità.
Alessia è ora la seconda italiana di sempre al coperto, la terza considerando anche l’outdoor: stessa misura di Antonella Bevilacqua, un centimetro meglio di Sara Simeoni (che però all’aperto ci emozionò con un 2.01 che entrò nella storia), dietro solo ad Antonietta Di Martino (2.04 nel 2011) che sta provando a rientrare. Ovviamente è anche il record italiano under 23 e stacca anche il biglietto per la rassegna continentale indoor di Goteborg (1-3 marzo). A fine mese altra prova al Moravian Tour: dovrebbe esserci anche Gianmarco Tamberi, per far sognare il salto in alto azzurro.
Queste le dichiarazioni rilasciate dalla Trost alla FIDAL: “Giuro che sono arrivata in gara con zero aspettative. 1,95, lo scorso anno, l’avevo mancato per un soffio in più di un’occasione e dentro di me sapevo che presto sarebbe dovuto saltare fuori. Quando stamattina ci sono riuscita ero già contentissima, ma il mio tecnico mi diceva che era stato un bel salto e che potevo fare di meglio. 1,98 è così arrivato alla terza. Una sensazione fantastica”. E poi, per la prima volta, la sfida con i 2 metri. “Sinceramente sul momento non avrei voluto nemmeno provarci. Poi mi sono convinta. 2 metri sono un bel numero, ma fanno un strano effetto e, forse, mettono anche un po’ di paura. Sono consapevole dell’importanza di questo risultato, ma ora voglio azzerare tutto per concentrarmi sulle gare che ho davanti. Ho iniziato con un picco, non voglio proseguire in maniera anonima. Nell’ultimo periodo, in allenamento, abbiamo introdotto una nuova ritmica nella rincorsa e questo ora mi consente di entrare più veloce allo stacco”. La stagione è appena partita. “Il 2013 sarà l’anno in cui, dopo i successi giovanili, dovrò confrontarmi con l’atletica a livello assoluto. Con questo 1,98 penso di averci fatto solo un primo salto, ma le grandi di questa specialità intendo continuare a guardarle dal basso con occhi grandi”.