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Atletica
Atletica italiana, siamo rinati nel weekend?
Atletica italiana in crisi? Beh ad analizzare le prestazioni del weekend non sembrerebbe. Soprattutto perché i risultati confortanti sono arrivati da dei giovani(ssimi), soprattutto perché sono arrivati in modo netto e pulito, soprattutto perché arrivano dalle nostre promesse.
Il risultato più sorprendente è senza dubbio quello di Alessia Trost. La 19enne domenica si è presentata ad Udine per la prima uscita stagionale. Doveva essere un semplice rodaggio per verificare il lavoro svolto in autunno-inverno e invece si è trasformata in un’apoteosi insperata. La campionessa mondiale juniores è balzata a un imperiale 1.98 migliorando di ben sei centimetri il proprio personal best (lo scorso maggio a Gorizia, outdoor). Abbiamo notato anche una miglior tecnica in fase di approccio all’asticella, con un’accelerazione netta e bruciante che le consente di scaricare più potenza a terra e conquistare qualcosa nella prima fase del salto. Il superamento dell’asticella è ancora da rivedere dal punto di vista tecnico, ma i margini di miglioramento sono ampissimi e la testa della pordenonese è ben salda sulle spalle (e ben motivata). Cliccate qui per vedere la prova riuscita (al terzo tentativo): imperdibile.
Non finisce qui perché un’altra ragazza che si era resta protagonista nella rassegna iridata di categoria si è messa in evidenza sabato. A Barcellona 2012 Roberta Bruni fu di bronzo nel salto con l’asta. A Fermo la diciottenne ha voluto mostrare subito i muscoli e far capire che il fieno in cascina per la stagione è ottimo: bello il 4.30 ottenuto alla seconda prova che è anche il record nazionale di categoria in sala. All’aperto la laziale è detentrice di un eccellente 4.35, assolutamente migliorabile per sognare ancora di più. Il 4.40 provato nel weekend ne è la dimostrazione: sono arrivati tre nulli ma l’impressione è che con l’aiuto di coach Balloni si possano rivedere alcuni passaggi e si possano rimediare diversi aspetti tecnici. Non ricordiamo, infatti, che lo scorso anno sfiorò il minimo olimpico fissato a 4.50. Agonista per eccellenza ci regalerà diverse soddisfazioni, ne siamo sicuri.
E in conclusione un maschietto. Michael Tumi ha iniziato benissimo la stagione, confermandosi indubbiamente il miglior azzurro negli sprint veloci. I 60 metri sono il terreno prediletto del 23enne vicentino che sabato a Modena si è scatenato con un eccellente 6.61, migliorando il proprio personal best di ben tre centesimi ed entrando nella top 10 italiana di sempre (al comando il 6.55 diviso tra Pavoni, Collio e Cerutti). Le doti del ragazzo delle Fiamme Oro sono ben conosciute nell’ambiente: l’agilità mostrata subito allo stacco dei blocchi e la rapidità di slancio che gli consente sia di lavorare bene nella prima metà di gara sia in distensione sono due dei punti fondamentali del Tumi. Dopo un 2012 non eccellente, questa nuova stagione sembra prospettarsi molto soddisfacente per l’azzurro che nel 20011 fu superbo argento sui 100 alla rassegna continentale dedicata agli under 23 e vinse la staffetta 4×100. Quella è la squadra su cui lavorare, da far crescere: sappiamo quanto sia difficile il settore velocità, quanto sia alta la concorrenza. Michael faceva parte di quella storica Nazionale che fu quarta ai Mondiali di Daegu: mille cose sono cambiate, lo sappiamo benissimo, ma chissà che l’ex calciatore non possa essere la pietra su cui fondare il settore… Una curiosità finale: Tumi, nelle liste mondiali del 2013, è secondo solo allo statunitense Morris che ha fermato il cronometro a 6.57.
Siamo vivi e siamo pronti per il rilancio: continuiamo a lavorare. Primo appuntamento? Gli Europei indoor a Goteborg (1-3 marzo). Dovremo assolutamente far bella figura per farci un’iniezione di fiducia. Trost, Bruni e Tumi hanno già ottenuto il pass per la Svezia.