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Bob e skeleton di scena sulla temibile pista di Altenberg

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Dopo la sosta natalizia, la Coppa del Mondo di bob e skeleton riparte da Altenberg. Si tratta della pista di più recente costruzione in Germania (l’inaugurazione avvenne nel 1987), nonché della più difficile al mondo, essendo caratterizzata da un susseguirsi di 18 curve tecniche che mettono a durissima prova le qualità di guida dei piloti: su questo budello, l’errore è sempre dietro l’angolo. La curva 18 è stata aggiunta nel 2007 per allungare la via di fuga. All’evento prendono parte sempre dai 20000 ai 30000 spettatori, segnale di come in Germania il bob sia uno sport con un seguito di pubblico importante. Ogni riferimento alla cultura sportiva italiana è puramente voluto: il modo di concepire lo sport da parte dei teutonici costituisce un esempio da studiare con attenzione.

Lo scorso anno la Germania primeggiò in tutte le competizioni del bob, sfruttando al meglio il naturale vantaggio di svolgere abitualmente allenamenti e test sui materiali su questa pista. Il dominio dei padroni di casa fu interrotto dal solito Martins Dukurs nello skeleton maschile. Proprio il lettone guida la graduatoria complessiva con 1110 punti, frutto di 4 vittorie ed un secondo posto nelle prime cinque apparizioni. Considerando anche la passata stagione, il 28enne di Riga si è imposto in 7 delle ultime 8 gare: un dominatore assoluto. Ad Altenberg, tuttavia, Dukurs dovrà guardarsi dal tedesco Frank Rommel, uno dei migliori al mondo in fase di guida e l’unico negli ultimi due anni a sopravanzare sporadicamente il detentore della sfera di cristallo (come accaduto poche settimane fa a Whistler Mountain). Dopo un buon inizio, l’azzurro Maurizio Oioli è scivolato al 17mo posto della classifica generale: il 31enne di Domodossola proverà a conquistare un posto tra i migliori 15. Obiettivo qualificazione, invece, per Giovanni Mulassano, impresa riuscitagli sino ad ora solo nella tappa di apertura a Lake Placid.

Se lo skeleton maschile è caratterizzato da una vera e propria dittatura sportiva, tra le donne regna una grande incertezza, con quattro atlete racchiuse in 57 punti, nell’ordine la tedesca Marion Thees (971), la canadese Sarah Reid (957), la tedesca Anja Huber (922) e la britannica Elizabeth Yarnold (914). Unica a vincere due prove quest’anno, l’americana Katie Uhlaender appare praticamente fuori dai giochi con 864 punti: la campionessa del mondo in carica paga a caro prezzo la mancata qualificazione di Winterberg.

Classifiche già decise o quasi nel bob. Nel 2 maschile Stevan Holcomb comanda con 178 lunghezze di vantaggio sul russo Alexandr Zubkov: l’americano, di questo passo, rischia di aggiudicarsi la sfera di cristallo con 1 gara d’anticipo (ogni vittoria assegna 225 punti al primo classificato). Dopo il tris di vittorie iniziale, tuttavia, il 32enne del Colorado ha subito una leggere “flessione”, collezionando un terzo ed un quinto posto. Proprio in questa specialità l’Italia ripone le maggiori speranze grazie a Simone Bertazzo, reduce dal quarto posto di La Plagne e settimo in classifica generale. Il 30enne di Pieve di Cadore cercherà di cancellare il ricordo dello scorso anno, quando giunse 20mo.

Situazione ben delineata anche nel bob a 4, dove Zubkov ha colto sin qui 4 successi ed una piazza d’onore. Tra le donne, infine, Kaillie Humphries, dominatrice assoluta con una sensazionale cinquina di vittorie, sembra ormai ad un passo dal conquistare la sua prima Coppa del Mondo in carriera, strappandola dopo 11 stagioni alla Germania.

 

federico.militello@olimpiazzurra.com

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