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Bob e Skeleton, la CdM fa tappa a Koenigssee
Dopo aver ospitato la scorsa settimana le gare di slittino che hanno celebrato il primo podio in carriera del nostro Dominik Fischnaller, la pista di Koenigssee sarà teatro questa settimana della settima e terzultima prova di Coppa del Mondo di bob e skeleton.
Il catino situato in Baviera rappresenta il budello artificiale più antico del mondo, essendo stato inaugurato nel 1968, prima di subire delle modifiche due anni fa che lo hanno reso più moderno e avveniristico.
Partiamo dal bob a 2 maschile, ovvero la disciplina che più ci interessa da vicino. Approfittando dell’assenza di Russia e Stati Uniti nella precedente tappa di Altenberg, Simone Bertazzo ha scalato ulteriormente la classifica generale, installandosi al quinto posto. Il margine sul sesto, il russo Alexander Zubkov, appare piuttosto rassicurante (86 punti) ed il 30enne di Pieve di Cadore potrebbe così agguantare uno dei suoi migliori piazzamenti finali in carriera (il top resta il terzo posto del 2010/2011, quando colse anche due vittorie parziali). Dopo essere giunto per quattro volte tra i top10 e per due tra i top5, l’azzurro non sembra più così distante da quel podio che manca ormai da due anni, anche se la pista di Koenigssee non sembra quella adatta per sfatare il tabù. Intendiamoci, non che Bertazzo non sia a suo agio su uno dei budelli più tecnici ed insidiosi del panorama globale, tuttavia, i tedeschi, come dimostrato lo scorso fine settimana ad Altenberg, nelle piste di casa possiedono un margine importante sulla concorrenza in termini di materiali. Il pilota del Bel Paese, poi, su questo catino non ha mai fatto meglio di una sesta piazza nel 2007. Dunque difficilmente arriverà il podio in questa circostanza, ma chissà che l’appuntamento non sia rimandato solo di qualche settimana, magari ai Mondiali di St.Moritz (dove Bertazzo colse un bronzo iridato nel 2007). Per quanto riguarda la corsa alla sfera di cristallo, la sconsiderata scelta di non partecipare all’ultima gara ha fatto sì che l’americano Steven Holcomb vedesse completamente azzerarsi il proprio vantaggio nella graduatoria complessiva, dove ora può accadere di tutto con tre atleti racchiusi in 15 punti (il canadese Lyndon Rush, il tedesco Manuel Machata e lo stesso Holcomb).
Discorso analogo nel bob a 4. Zubkov, in seguito allo “zero” di Altenberg, si è visto scavalcare in classifica dal 25enne teutonico Maximilian Arndt (1139 contro 1110). In questa graduatoria Bertazzo è 13mo, con i top10 ormai piuttosto distanti.
Giochi praticamente chiusi (salvo forfait dell’ultimo momento), invece, nel bob femminile, con la canadese Kaillie Humphries che nelle ultime sei gare ha ottenuto cinque vittorie ed un terzo posto. Tardivo il risveglio delle tedesche Catheleen Martini e Sandra Kiriasis, rispettivamente prima e seconda ad Altenberg, ma staccate di 212 e 177 lunghezze.
Nello skeleton maschile regna la Lettonia, con il dominatore Martins Dukurs avviato ad agguantare la sua quarta Coppa del Mondo consecutiva. Il primo inseguitore, oltretutto, è proprio il fratello maggiore Tomass. L’azzurro Maurizio Oioli, 16mo nella generale, cercherà di proseguire nell’importante processo di crescita che lo ha visto compiere un pregevole salto di qualità quest’anno.
Tra le donne, infine, la tedesca Marion Thees ha scavato un solco piuttosto importante sulle rivali dopo il trionfo di Altenberg. La connazionale Anja Huber e la britannica Elizabeth Yarnold, infatti, inseguono a 90 lunghezze di distanza: un margine consistente, anche se non di sicurezza.
federico.militello@olimpiazzurra.com