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Slittino
Dominik Fischnaller in esclusiva: “Ora i tedeschi mi avranno notato”
L’uomo nuovo dello slittino italiano ha nervi saldi e testa sulle spalle. La consapevolezza è quella dei campioni autentici, l’umiltà e la timidezza tipiche di un’età in cui per la prima volta ci si affaccia nel mondo dei grandi.
Ieri abbiamo parlato delle analogie con Armin Zoeggeler. Oggi diamo voce e spazio a Dominik Fischnaller.
Sii onesto: ti aspettavi questo podio?
“No , non me lo aspettavo. Avevo un buon feeling durante l’allenamento, ma neanche nei miei sogni mi sarei aspettato un terzo posto“.
Sei stato molto più veloce rispetto a Zoeggeler: questione di materiale o semplicemente sei andato più forte?
“Siamo arrivati ad un punto in cui possiamo dire che più o meno abbiamo tutti lo stesso materiale. In quella gara sono davvero andato più forte di Zoeggeler, perchè ho fatto due manche pulite e senza errori. Armin invece ha fatto un errore in entrambe. Questa era la differenza“.
Hai fatto segnare la velocità di punta maggiore: i problemi con la slitta sono stati risolti?
“Sì, avevo una velocità alta e per fortuna la slitta funzionava meglio in confronto all’anno scorso. Abbiamo lavorato tanto per risolvere i problemi, abbiamo testato e provato cose diverse e alla fine siamo riusciti a migliorare il materiale, ma che sono stati risolti tutti i problemi non posso ancora dirlo“.
Parlaci del tuo rapporto con Armin: stai imparando i suoi segreti?
“Io e Armin andiamo molto d’accordo. Io lo chiamo “il mio allenatore”.
Non penso che ho imparato i suoi segreti, perchè ci sono molti fattori che sono relevanti per finire una gara con successo. E alla fine ci serve anche un po’ di fortuna“.
Pensi che, dopo il primo podio, ora comincerai davvero a far paura anche ai tedeschi?
“No, non credo che i tedeschi adesso abbiano paura, ma con questo podio ho mostrato che sono vivo e magari adesso mi hanno notato“.
Nel tratto guidato hai inflitto un decimo a Loch: sensazioni? Hai capito di poterlo battere spesso in futuro?
“Sono riuscito a fare due manche senza errori e non so quale difficoltà aveva Loch. Ma se continuiamo a lavorare così forte, sono sicuro che possiamo tenere il passo con i tedeschi e che possiamo battere anche Loch“.
In spinta, però, devi ancora migliorare molto: prevedi un’estate in palestra da vero culturista?
“Sì, la fase di spinta mi porta crea ancora difficoltà. Cercherò di allenarmi al massimo durante l’estate e sicuramente andrò in palestra, ma non so ancora esattamente cosa comprenderanno gli esercizi“.
In quali aspetti tecnici pensi di dover ancora migliorare tanto?
“Mi concentro al momento sulla spinta. Mi sembra la cosa più importante per ora. Poi devo lavorare anche sulla mia postura sulla slitta per trovare la linea perfetta“.
La pista di Whistler non si addice molto alla squadra italiana, che cosa ti aspetti dai Mondiali?
“La pista di Whistler non è la mia preferita, per me sarebbe buono finire la gara con una posizione nella Top-10. Però non sarà facile“.
Dopo la chiusura di Cesana, come avete organizzato gli allenamenti stagionali? Si può dire che le prime gare le abbiate utilizzate quasi come test per i materiali?
“Gli allenamenti li abbiamo svolti in Russia, Norvegia e Germania. I campionati italiani sono stati disputati a La Plagne, in Francia, e proprio quelli abbiamo utilizzato come test per i materiali. Poi nelle prime gare abbiamo cercato solo di migliorare l’una o l’altra cosa“.
Dopo il primo podio…a quando la prima vittoria?
“Non voglio guardare così lontano nel futuro. Sono così felice di essere riuscito a fare quel podio che tutto il resto poi si vedrà“.
federico.militello@olimpiazzurra.com
Foto: Repubblica.it