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Esclusivo: la pista di Cesana potrebbe riaprire ad ottobre?

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Come tutti gli appassionati di bob e slittino ben sanno, l’Italia, dopo la chiusura della pista di Cesana Pariol è rimasta senza alcun budello. Tutto ciò comporta l’emigrazione dei nostri atleti a paesi vicini, con ulteriori spese, per potersi allenare. Ma negli ultimi giorni arrivano notizie che fanno sicuramente piacere agli appassionati di questi sport. Andiamo a scoprire quali sono le novità.

Luca Di Bella, giornalista Rai e telecronista delle gare di bob e slittino, ha dichiarato questo per Olimpiazzurra: “Dalla pista è stata tolta completamente l’ammoniaca, ma questo non ha decretato di fatto la morte dell’impianto come tutti temevano, perché l’immissione di azoto al posto dell’ammoniaca pare stia preservando l’impianto”.

“Adesso il presidente della FISI, Flavio Roda, si sta facendo promotore di un’iniziativa che, -continua il giornalista- in accordo con i comuni della Valle, dovrebbe ridare vita molto presto all’impianto. Il progetto prevede l’immissione di Glìcole al posto dell’ammoniaca, una sostanza considerata eco-compatibile che non porterebbe con se i grandi rischi legati alla gestione di tonnellate di ammoniaca. Un progetto del genere è già stato portato avanti con successo in Francia, dove la vicina pista di La Plagne è passata dall’ammoniaca al glicole con una spesa di poco più di tre milioni di euro”.

Per quanto riguarda i costi non ci sarebbe nessun problema, visto che: C’è un “tesoretto” di un centinaio di milioni circa, eredità dei giochi di Torino e da destinare alla manutenzione e gestione degli impianti. Questi soldi vengono elargiti a tranche, nel corso degli anni, e per il 2013 sono subito disponibili 7 milioni di euro“. 

La priorità di Roda è quella di incontrare entro fine mese tutti i rappresentanti della comunità montana e gli albergatori della zona per produrre un documento unitario firmato da tutte le parti, che stabilisca una priorità d’intervento per l’utilizzo di questi fondi. La pista di Cesana rappresenta per il presidente della Fisi la priorità assoluta, per il semplice fatto che l’impianto, nonostante l’azoto abbia sin qui preservato le serpentine, è comunque a rischio deterioramento”.

Il Presidente Roda ha dichiarato al giornalista Rai che la pista “potrebbe già riaprire per ottobre, massimo novembre”. La pista, secondo il progetto, dovrebbe essere gestita da una cordata di imprenditori locali, per lo più albergatori.

Però c’è un ultimo aspetto da valutare, non secondario: la collocazione della pista che è esposta quasi sempre al sole e dunque, particolarmente onerosa da raffreddare. “A questo problema si porrà soluzione realizzando un impianto fotovoltaico capace di ribaltare il problema del sole facendolo diventare di fatto una risorsa: il sole che batte tutto il giorno sulla pista diventerebbe energia elettrica con la quale far funzionare il glicole del sistema di raffreddamento”.

Grazie anche alla chiusura della pista, gli albergatori “hanno avuto quest’anno circa 15mila presenze in meno, dovute al mancato afflusso di turisti e atleti per le gare e gli allenamenti, alcune squadre avevano già prenotato gli alberghi per intere settimane, perché avevano prenotato la pista per fare degli allenamenti nel corso della stagione”.

michelepio.pompilio@olimpiazzurra.com

 

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