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Giro d’Italia, Wild Card: le dichiarazioni di Reverberi e Scinto

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Dopo l’assegnazione degli inviti alle loro squadre, i DS Roberto Reverberi e Luca Scinto hanno così commentato le decisioni di RCS per il sito www.eatsportnews.net/ciclismo.

Queste le parole di Reverberi riguardo l’invito della Bardiani-CSF Inox: “Per ogni squadra italiana il Giro è l’obiettivo principale, siamo contentissimi di esserci anche perché un mancato invito vuol dire praticamente chiudere, problemi con sponsor corridori ecc. Con questa decisione tanti corridori italiani avranno la possibilità di misurarsi nella corsa più importante. L’avere tutti corridori italiani credo abbia influito parecchio su questa scelta. Ci terrei a sottolineare però che non si tratta solo di corridori giovani ma anche di assoluto valore, visto che abbiamo preso dai dilettanti quasi tutti i migliori corridori che ci fossero in circolazione.Torneremo a correre un po’ come in passato e differenza dello scorso anno dove solo Pirazzi correva sempre all’attacco, visto che avevamo Pozzovivo in classifica, torneremo ad andare a caccia delle fughe giuste e correremo all’attacco. Anche senza un uomo di classifica, abbiamo gente che va forte in salita come Stefano Locatelli o Stefano Pirazzi che se corresse in un certo modo, potrebbe fare classifica. Poi nelle volate diremo sicuramente la nostra con Modolo e Colbrelli che diranno al loro anche nelle tappe più mosse, insomma avremo tante cartucce da sparare. La squadra come al solito verrà decisa un paio di settimane prima del via da Napoli, in modo da dare a tutti la possibilità di dimostrare il loro valore e per vedere chi in prossimità di Trentino e Turchia sarà più in forma”.

Si è dichiarato soddisfatto Luca Scinto, contento per l’invito della “sua” Vini Fantini: “Sarei stato sorpreso non ci avessero invitato. L’anno scorso siamo stati una delle squadre più in vista, abbiamo vinto due tappe e quest’anno ho una squadra più forte e sono fiducioso di poter fare un grande Giro d’Italia. Vogliamo crescere, RCS ci ha dato ancora una volta una mano, il Giro d’Italia è vita, è speranza per trovare altri sponsor. Noi per questo ringraziamo, Acquarone, Vegni e tutti i membri della commissione RCS che hanno creduto ancora una volta nel nostro progetto. Senza il Giro è difficile, sono felicissimo”. 

 

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