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Il 2013 del golf italiano e un sogno chiamato Major

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Il colpo dalla strada alla 17, l’impossibile putt imbucato alla 18, un playoff marcato dai rimpianti per non aver scritto ulteriormente la storia del golf italiano. Emozioni targate Costantino Rocca, nella suggestiva cornice dell’Old Course di St.Andrews, teatro del British Open 1995, che tuttora rappresenta il miglior risultato di un golfista del Bel Paese in un Major. Un 2° posto avvicinato soltanto dallo stesso Rocca due anni dopo, al Masters di Augusta, quando il bergamasco concluse 5°. Da allora, il solo Francesco Molinari è riuscito nell’impresa di entrare nella Top Ten di uno dei Majors, con la 10ma posizione al PGA Championship 2009.

Rappresentano il sogno di qualunque golfista, sono i tornei che  permettono di entrare di diritto nell’Olimpo di questo sport. Quattro gare durante le quali il golf gode di un seguito e di un interesse inarrivabili dalle altre manifestazioni dell’anno (Ryder Cup a parte), tale è il prestigio del Masters, dello U.S. Open, del British Open e del PGA Championship. Le uniche occasioni nelle quali è possibile vedere sullo stesso percorso tutti i fenomeni golfistici del momento, per quattro round ricchi di pathos e imprevedibilità, spettacolo e drammaticità. Perché vincere un Major è roba per predestinati, per golfisti dal talento puro e dalla mentalità vincente.
E qui la domanda sorge spontanea: i nostri portacolori, Matteo Manassero e Chicco Molinari su tutti, sono pronti a trionfare nei Majors, magari già nel 2013?

Impossibile rispondere in modo secco. Dire “sì” significherebbe strafare, riporre eccessive speranze nei nostri elementi di spicco. D’altro canto, un “no” andrebbe a sottovalutare il grande talento del veronese e del torinese, ormai golfisti affermati e temuti in tutto il circuito. Dunque, possiamo convenire che, seppur (molto) ridotti, gli spiragli per un’impresa del genere appaiono esserci. Resta una scalata all’Everest, è chiaro, ma nel novero degli outsider i nostri due fenomeni vi rientrano senza alcun dubbio. Naturalmente, è una proiezione effettuata il 2 gennaio, quindi a bocce ferme e da prendere con le molle, che però trova sostegno nell’andamento tutto sommato regolare delle ultime stagioni e nell’esponenziale crescita di entrambi.
Parlavamo di talento puro e mentalità vincente come doti essenziali per conquistare un Major, ambedue peculiarità del nostro Manassero, uno che tutto il mondo ci invidia. A quasi 20 anni, il ragazzino di Negrar è già in rampa di lancio verso l’élite del golf mondiale e l’anno appena iniziato appare quello della definitiva conferma. Una delle sue ambizioni mai nascoste è proprio il Masters di Augusta, un torneo che, quasi tre anni fa, ha contribuito a farlo conoscere alla grande platea golfistica (il più giovane ad aver passato il taglio). Non da meno Chicco Molinari, una persona tanto pacata quanto talentuosa, che sembra destinato ad un sussulto di quelli importanti dopo stagioni all’insegna della regolarità nel conquistare ottimi piazzamenti. Per lui, la conquista di un Major coronerebbe una carriera già prestigiosa.

Soprattutto, per l’Italia del golf la conquista di un Major coronerebbe l’inizio di un decennio ricco di risultati prestigiosi, che mancavano proprio dall’epopea del grande Costantino Rocca. Resta comunque un sogno, un obiettivo di difficile realizzazione, anche se da outsider quali li abbiamo definiti, nulla è precluso, nemmeno rivedere un italiano a giocarsi – e magari questa volta vincere – uno tra I Tornei.

Il calendario dei Majors 2013:

Masters Tournament, Augusta. Augusta National Golf Club, 11-14 aprile.

U.S. Open, Ardmore. Merion Golf Club, 13-16 giugno.

The 142nd Open Championship (British Open), Gullane (Scozia). Muirfield Golf Links, 18-21 luglio.

PGA Championship, Rochester. Oak Hill Country Club, 8-11 agosto.

 

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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