Sci Alpino
Manfred Moelgg, il re azzurro delle prove tecniche
Se le discipline tecniche-lo slalom in particolare-sono quelle dove è più facile avere un rendimento altalenante, a causa delle maggiori possibilità di errore, c’è un atleta che in questa stagione sta sfoggiando una regolarità invidiabile e che, in un senso più ampio, è senza dubbio il miglior azzurro di queste specialità dell’ultimo decennio: stiamo parlando ovviamente di Manfred Moelgg.
Terzo nella classifica di gigante, quinto in quella di slalom e nella graduatoria assoluta, il finanziere classe 1982 sta vivendo una stagione che, in prospettiva, dovrebbe essere inferiore solamente alla 2007-2008, quando vinse la coppetta di speciale e chiuse al terzo posto quella delle porte larghe. In dieci stagioni di Coppa del Mondo, Manfred ha avuto solo due annate di calo, nel 2006 e nella scorsa stagione, quando alcuni commentatori lo davano, un po’ troppo frettolosamente, per “finito”.
In realtà, il ragazzo di San Vigilio di Marebbe, cresciuto sulle nevi del Plan de Corones assieme alla sorella Manuela, ha ripreso a sciare con la sicurezza-e la classe-di sempre: mai un’uscita in questa stagione, due podi e due quarti posti come migliori risultati. Nel corso degli anni, l’atleta delle Fiamme Gialle è stato bravo a non arrendersi al mal di schiena, tormento anche di Manuela, e ad alcuni cambi di materiale non proprio positivi: è un guerriero Manfred, non a caso il suo nome, in antico germanico, deriva da magin, ovvero forza, potenza. In questo inizio 2013 andrà a caccia del terzo successo in carriera (due sole vittorie finora, a fronte di 16 podi complessivi) e, perché no, di una terza medaglia iridata: ma siamo sicuri che anche tra un anno, con l’avvicinarsi di Sochi, Moelgg sarà ancora lì tra i migliori.
foto tratta da sportnews.bz
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com