Speed Skating

Mirko Nenzi in esclusiva:”In Italia non abbiamo piste per allenarci”

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Tocca a lui portare a casa delle ottime prestazioni in Coppa del Mondo, dopo l’abbandono di Enrico Fabris. E’ Mirko Nenzi, campione italiano di pattinaggio sprint, a rappresentare l’Italia nelle distanze sprint in giro per il globo. Ha ottenuto due podi nelle ultime gare disputate in Giappone, che gli hanno permesso di passare in Divisione A dove potrà scontrarsi con campioni di alto livello. A fine gennaio, insieme a Ermanno Ioratti, difenderà i colori azzurri nel Mondiale Sprint di Salt Lake City. Questa l’intervista esclusiva rilasciata a noi di Olimpiazzurra.

Quando hai iniziato a pattinare e come è nata la passione?

“I miei primi passi sui pattini a rotelle li ho fatti per caso, avevo 6 anni e un mio amico mi ha chiesto di andare a provare con lui alcune lezioni. Mi sono appassionato immediatamente a questo sport, che è diventato poi la mia vita. Nel 2008 ho deciso di buttarmi sul ghiaccio per inseguire il sogno olimpico, stimolato anche dai successi di Torino 2006”.

Quali sono i tuoi obiettivi stagionali? Quelli futuri?

“Se devo essere realistico, quest’anno alla mia portata ci sono i due record italiani, sui 500m e sui 1000m. Per essere un po’ più ambizioso, punterò anche a classificarmi tra i migliori 10 al Mondiale nelle singole distanze di fine stagione. Il sogno rimane comunque una medaglia ai Giochi Olimpici”.

La prima parte di stagione è andata in archivio, che bilancio fai?

“Diciamo che questa stagione non è iniziata come mi sarei aspettato, nelle prime tre gare di Coppa ero un po’ sottotono, non che mi mancasse allenamento, ma non riuscivo a trovare il giusto feeling con il ghiaccio. Già dalla quarta provadi Nagano la situazione è migliorata notevolmente, come dimostrano i due podi della divisionB sui 500m e 1000m. Da lì in poi la situazione è andata via via migliorando fino ai recenti Campionati Italiani in cui mi sono imposto su tutte e quattro le distanze, ottenendo dei crono che lasciano ben sperare per la seconda parte di stagione”.

In Italia molti sport faticano a trovare centri tecnici dove potersi allenare al meglio, è un problema anche per voi del pattinaggio?

“Direi che in Italia è il problema principale. Ormai il nostro sport, anche se è invernale, si pratica tutto l’anno, ma in italia non abbiamo piste coperte, di conseguenza siamo costretti ad andare all’estero per allenarci. Inoltre le uniche due piste che ci sono in Italia sono concentrate in un’unica regione e questo fa si che ci siano pochi atleti. L’Italia purtroppo è l’unica nazione che, avendo a disposizione una pista coperta come quella di Torino, non la mette a disposizione degli atleti. Una pista in più avrebbe sicuramente un’influenza positiva su tutto il movimento”.

Sochi 2014: un sogno realizzabile?

“Finalmente siamo giunti alla stagione pre-olimpica e questo mi dà una carica incredibile, sogno questo momento da anni. I presupposti ci sono tutti, la conferma però arriverà solo con la prossima stagione, per ora non voglio sbilanciarmi troppo”.

A fine mese ci saranno i Mondiali sprint, il podio è alla tua portata?

“Io ed Ermanno Ioratti saremo presenti a Salt Lake City ad onorare i colori azzurri. Il podio non è ancora alla mia portata, il livello internazionale è altissimo e devo migliorare ancora di qualche decimo per essere competitivo ai massimi livelli”.

In che stato è la Nazionale azzurra? Ci sono nuovi talenti pronti ad emergere?

“Ci sono alcuni atleti junior che promettono bene, però la mancanza di piste coperte influenza anche la crescita del movimento.  Speriamo che in futuro la Federazione investa maggiormente sui giovani”.

michelepio.pompilio@olimpiazzurra.com

foto tratta da Skating Photos

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