Ciclismo
Moreno Moser, un 2013 orientato verso il Tour
È stata presentata l’altro ieri a Los Angeles la Cannondale Pro Cycling, di fatto la ex-Liquigas, con una sfilata quasi da Red Carpet in perfetto stile Holliwoodiano. La squadra è giovane e dei 5 capitani designati ben 4 non hanno ancora superato i 25 anni di età. Uno di questi è Moreno Moser, 22 anni compiuti il giorno di Natale, e una straordinaria stagione alle spalle. Le sue vittorie, ormai, le si potrebbero recitare come una filastrocca. Laigueglia, Francoforte e lo show al Giro di Polonia.
Quello che interessa la nuova, ma vecchia, squadra è ciò che avverrà nel 2013. Si sa, il secondo anno è sempre più difficile, e per il nipote del grande Francesco non sarà facile rimanere sugli standard di rendimento cui ci aveva abituati. Il programma, però, è veramente ambizioso e lo porterà a sfidarsi, spesso e volentieri, con molti big stranieri. L’approcio alle gare, però, sarà quasi esclusivamente in terra italiana e Moreno dovrebbe partecipare al GP Lugano, al GP Camaiore e alla Strade Bianche prima di prendere il via nella Tirreno-Adriatico, che sarà il preludio ad una delle corse più importanti della stagione: la Milano-Sanremo. Moser arriverà alla classicissima con pochi giorni di corsa e difficilmente sarà in forma, ma potrebbe sfruttare il marcamento sui suoi compagni di squadra Peter Sagan ed Elia Viviani per cercare l’affermazione personale.
Dopo i 300 km della corsa che l’anno scorso ha visto vincente Simon Gerrans l’alfiere della Liquigas lascerà il Bel Paese per gareggiare nel Criterium International, GP Denain e Freccia del Brabante. Sarà molto importante la settimana che inizierà il 14 aprile con l’Amstel Gold Race e si concluderà sette giorni dopo con la Liegi-Bastogne-Liegi, intervallate dalla Freccia Vallone. Tre grandi classiche, la Liegi anche Monumento, del calendario internazionale, che vedranno impegnato il giovane azzurro contro i migliori interpreti mondiali delle corse di un giorno.
Il ritorno al GP Francoforte dopo il successo dello scorsero anno, darà il via al percorso di avvicinamento al Tour de France, che sarà completato con il Trofeo Melinda e una corsa ancora da selezionare tra Giro di Svizzera e Delfinato. Ancora giovanissimo, e 38 anni dopo lo zio, il cognome Moser tornerà sulle strade della Grande Boucle. La domanda è: con quali obiettivi e ambizioni? La giovane età e la scarsissima esperienza in corse a tape di tre settimane, dato che per lui sarebbe l’esordio in un GT, tendono a portarci verso una visione non positiva dell’apparizione di Moser in Francia. Eppure il trentino vorrebbe fare esperienza, capire come funziona una corsa così particolare in cui spesso le partecipazioni precedenti fanno la differenza, e ben figurare magari con un approcio d’attacco che lo possa vedere spesso in fuga. Non è ancora stato reso noto il programma per la seconda parte di stagione, ma non è da escludere che la preparazione al Mondiale di Firenze possa passare dal Nord America, come nel 2012, dato anche lo sponsor a stelle e strisce del team.
Le qualità, come abbiamo potuto apprezzare lo scorso anno, ci sono, ora sta alla squadra e al corridore crescerle nel modo migliore, senza voler fare il passo più lungo della gamba ma allo stesso tempo senza nascondersi dietro corse dal basso livello che aumenterebbero sì il numero di vittorie, abbassando però il peso specifico dei risultati.
gianluca.santo@olimpiazzurra.com
Foto: bicibg.it