Sci Alpino
Parallelo Monaco: vincono Neureuther e Zuzulova
Felix Neureuther e Veronika Velez-Zuzulova si aggiudicano il parallelo di Monaco, particolare gara in notturna che ha dato il via al 2013 sciistico.
La gara maschile vede per l’appunto brillare la stella del tedesco, per la grande gioia del pubblico di casa: Neureuther non sbaglia praticamente nulla in nessuno dei vari turni e può così festeggiare la sua terza affermazione in Coppa del Mondo, a quasi tre anni di distanza dai successi di Kitzbuhel e Garmisch-Partenkirchen; nell’ultimo atto precede di 10 centesimi Marcel Hirscher, che comunque porta a casa ottanta punti molto pesanti per la classifica generale (Svindal out al primo turno). La finalina di consolazione viene vinta da Alexis Pinturault-che in semifinale ha dato vita ad un grandissimo duello con Hirscher-davanti ad Andre Myhrer.
Gli unici azzurri in gara, i fassani Cristian Deville e Stefano Gross, terminano la loro avventura al primo turno: il Diavolo sbaglia nella partenza della prima prova e accumula un distacco irrecuperabile nella seconda da Mattias Hargin; problema simile per Stefano Gross-opposto ad Alexis Pinturault-, con l’aggravante che a tre porte dall’arrivo è costretto a fermarsi per la presenza di due guardaporte in pista. La manche viene fatta ripetere, il distacco è sempre abbondante e nella seconda prova non c’è nulla da fare.
Nel femminile, Veronika Velez-Zuzulova bissa il successo di pochi giorni fa, anche se in pochi avrebbero scommesso su di lei per questo parallelo: in finale, la slovacca beffa Tina Maze, che paga un errore in conclusione della prima manche. Davvero curiosa la storia della Zuzulova, 12 anni in Coppa del Mondo con una grande regolarità di piazzamento ma senza acuti, giunti finalmente in quest’ultima settimana. Il podio viene completato da Michaela Kirchgasser davanti a Tanja Poutiainen.
In conclusione, una breve riflessione. Nulla da dire sulla cornice di pubblico e sui grandi sforzi degli organizzatori per garantire le migliori condizioni per tutti: ma ha senso che una gara del genere, a partecipazione limitata (e con esclusioni eccellenti, come Manfred Moelgg e Kjetil Jansrud, per fare due nomi), assegni punti rilevanti ai fini della classifica generale e di specialità? Gli stessi atleti non sono molto entusiasti di questo format anche per ragioni di sicurezza (c’è il rischio che un atleta cada travolgendo l’altro, ad esempio), ma, si sa, le loro voci vengono poco ascoltate dalla FIS…come si è visto con i nuovi materiali.
foto tratta da supersport.com
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