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Biathlon
Perchè continuare a credere in Lukas Hofer?
Tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio del 2009 si svolsero i Campionati Mondiali juniores di biathlon a Canmore. In quella rassegna iridata di categoria si mise in particolare mostra un giovane atleta italiano, Lukas Hofer, che riuscì a conquistare 2 medaglie d’oro nella sprint e nell’inseguimento. In Canade il giovane azzurro si mise alle spalle atleti come Tajei Bø, Benjamin Weger, Simon Schempp e Florian Graf, che negli ultimi anni hanno conquistato dei risultati migliori dell’italiano in Coppa del Mondo.
Ora, la domanda che sorge spontanea è: perchè? Perchè colui che sembrava destinato ad essere costantemente tra i primi in CdM non è riuscito a mantenere, appieno, le aspettative? Nella stagione 2010/2011 Lukas riusciva spesso e volentieri a chiudere nella top10, specialmente nelle sprint. Proprio nel marzo del 2011, a Khanty Mansyisk ha conquistato uno splendido bronzo nella partenza in linea iridata. Cosa si è rotto in questo “giocattolo” che sembrava pronto a mostrarsi in tutto il suo spessore?
La scorsa stagione, a dir la verità, non è stata molto fortunata per l’altoatesino, che proprio nel momento topico della stagione è andato incontro ad un malanno che l’ha fermato proprio quando, teoricamente, doveva raggiungere il picco di forma. La stagione attuale, purtroppo, non è iniziata nei migliori dei modi. Hofer, al momento, è 42esimo in classifica generale senza essere quasi mai riuscito a lottare con i primi della classe e molto lontane dalle posizioni che garantirebbero l’accesso diretto alle mass start. In un ambiente competitivo come il massimo circuito maschile, emergere sta risultando molto difficile. Non basta un passo sugli sci sempre dei migliori (come potrebbe essere tra le donne) per riuscire ad entrare con costanza nelle prime 10 posizioni.
Al momento il vero problema dell’alfiere azzurro è il poligono: se dovesse riuscire a raggiungere percentuali migliori non va escluso un suo netto balzo in avanti nelle classifiche. Difficilmente, dato che comunque le sue attitudini sono queste, potrà diventare un biathleta in grado di vincere la classifica generale. Al momento, la sua crescita sembra portarlo verso un futuro da “cacciatore di tappe“, sempre pronto, in caso di esiti positivi al tiro, a raggiungere il podio o, addirittura, la vittoria. La seconda parte di stagione, quella che condurrà ai Mondiali, è appena iniziata e la sensazione è che Lukas possa crescere per arrivare al top proprio in quel di Nove Mesto. E, in fondo, sognare non costa nulla…
gianluca.santo@olimpiazzurra.com