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Rugby femminile: il Sei Nazioni è alle porte per le azzurre

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Il mese di febbraio per gli appassionati della palla ovale significa soprattutto Sei Nazioni. Se le aspettative per il XV di Brunel quest’anno sono particolarmente alte, non meno interesse, da parte degli appassionati del rugby femminile, c’è per le ragazze di coach Di Giandomenico.

Le azzurre partiranno da dove avevano terminato: a Rovato incontreranno la Francia. Proprio in quello stesso stadio che, la scorsa stagione, calorosamente aveva accompagnato il successo dell’Italia con la Scozia per 29-12. Con la Francia abbiamo sempre perso in sei anni di partecipazione al torneo, ma a differenza dell’Inghilterra siamo riusciti in più di un’occasione a metterli in difficoltà, chissà che l’esordio casalingo e l’entusiasmo creatosi dopo la convincente vittoria con la Spagna non possa spingere le azzurre a una piacevolissima sorpresa.

Battere la Scozia è sicuramente l’obiettivo minimo. Vincere la sfida con le ragazze delle Highland oramai  non si può considerare una possibile sorpresa, visto che negli ultimi quattro anni  abbiamo vinto 3 scontri diretti su quattro, pareggiando il restante, ma come un traguardo ben preciso da non farci assolutamente sfuggire. Attenzione però a non sottovalutare l’avversario.

Il 24 febbraio  l‘Italrugby in rosa farà tappa a Benevento per affrontare il Galles.  Il match non è certo semplice, e la pesante sconfitta della stagione scorsa ce lo ricorda, ma nemmeno proibitivo, soprattutto giocando in casa. La speranza è di replicare il successo del 2011 quando a La Spezia le azzurre si erano imposte per 12 a 8.

Non è obiettivamente possibile nutrire invece illusioni nella sfida con l’Inghilterra. Il quindici della rosa che si presenterà ai nastri di partenza viene da tre successi con le Black Ferns ed è probabilmente la miglior squadra femminile del pianeta. Molto difficile che ci sia qualche formazione che possa impensierire Gary Street nel tentativo di vincere il torneo con l’ennesimo grande slam.

L’ultima partita con l’Irlanda in teoria è da catalogare tra i match difficili o addirittura molto difficili, ma arrivando a fine torneo molto dipenderà dalla condizione psico-fisica delle due squadre e dal fattore motivazionale. Il fatto di giocare in casa (a Parabiago) potrebbe aiutare le nostre ragazze a trovare la spinta giusta.

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